Shevchenko da New York messaggio ai giovani sulla guerra in Ucraina: “Fate anche voi la vostra parte”

Emozionato e a tratti con le lacrime agli occhi. Così si è presentato ieri sera Andriy Shevchenko a New York davanti ad una platea di circa duemila ragazzi arrivati nella Grande Mela per partecipare a Change the World, l’evento di model UN organizzato dall’associazione Diplomatici.

L’ex giocatore del Milan e della nazionale ucraina, vincitore del pallone d’oro, ha lanciato un accorato messaggio per chiedere di fermare la guerra nel suo Paese. Ad un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Andriy Shevchenko è arrivato a New York per condividere, nuovamente, un messaggio al mondo. Questa volta rivolgendosi direttamente ai giovani, chiedendo anche ai ragazzi di fare la loro parte.

Andriy Shevchenko con il figlio Jordan a New York

Qual è il suo appello?

Faccio parlare il mio cuore – ha esordito Shevchenko – Il mio appello è di non essere indifferenti. Prendete posizione, potete aiutarci mandando cibo, acqua o aiutare i profughi nei vostri paesi. Voi giovani con i social media potete far sapere al mondo cosa sta succedendo nel mio paese”

Come vive questi momenti terribili per il suo Paese?

“Quando senti che i tuoi amici, i tuoi compagni di giochi, i tuoi familiari sono sotto le bombe, come vuoi che mi senta. Esattamente da un mese il mio paese sotto attacco, uccidono i bambini, siamo sotto una oppressione militare. Uccidono le persone e il mio cuore è rotto, ma sono orgoglioso del fatto che il mio paese difende la sua democrazia. L’Ucraina è con il suo presidente.”

Cosa può fare lo sport per l’Ucraina?

“Lo sport ha sempre unito qualsiasi Paese. L’unico messaggio che lo sport può dare in questo momento è di fermare la guerra. Lo sport e il calcio, che è lo sport più popolare, hanno sempre insegnato il rispetto degli altri. Nelle cerimonie delle Olimpiadi si vedono tutti i giocatori che stanno insieme scherzano e poi gareggiano, questo è messaggio importante. Lo sport deve mandare un forte messaggio di pace, cosí come hanno fatto già Salah, Lewandowski e altri atleti che hanno preso posizione.”

Shevchenko a New York: messaggio ai giovani sulla guerra in Ucraina

“Conosco bene il mio popolo e so che lo terrà fino all’ultimo per la propria libertà. Penso che tutto il mondo devono supportarlo. Resisterà fino alla fine. Il popolo ucraino ha bisogno di aiuto ogni giorno. Abbiamo bisogno di democrazia, di essere un paese libero. Voglio che i miei, i nostri bambini vivano in un paese libero e democratico. Il messaggio che Zelensky sta dando al mondo è che vuole difendere il suo paese, la sua libertà e democrazia: questo è il messaggio che stiamo tutti cercando di dare al mondo. L’Ucraina vuole soltanto continuare essere un paese libero.”

Shevchenko a New York per lanciare un messaggio ai giovani sulla guerra in Ucraina

Cosa pensa di Putin e della Russia?

“Penso che anche la popolazione russa sia in qualche modo vittima di questa guerra. Non so perché Putin stia attaccando l’Ucraina, non sono un politico. So che l’ha fatto e che era impossibile immaginarlo fino a poco tempo fa. Chiedo solo che si intervenga prima che sia troppo tardi. L’unica cosa che penso è che l’Ucraina era un paese libero, sovrano, riconosciuto dal mondo e penso che l’Unione Europea debba lavorare per garantire che l’Ucraina torni essere quello che era prima del 24 febbraio.”

 Andriy Shevchenko
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Marco Tardelli, Andriy Shevchenko, il presidente dell’associazione Diplomatici Claudio Corbino e Jordan Shevchenko

Un mese di guerra e si contano migliaia di morti tra i civili, tra questi anche bambini. Qual è il suo pensiero?

“Ogni secondo, da quando la guerra è cominciata, ci sono donne bambini in pericolo e che fuggono in altri paesi. I bambini devono uscire dai rifugi e tornare a giocare nelle strade e a studiare nelle scuole. Chi è andato via deve essere aiutato a ritornare. Non possiamo permetterci di perdere una generazione di giovani.” All’evento erano presenti anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e l’ex campione del mondo, Marco Tardelli.

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