Le sanzioni agli oligarchi russi, a causa della guerra in Ucraina, hanno colpito anche il miliardario Petr Aven. Il suo racconto analizza alcuni aspetti che riguardano le decisioni prese da Putin.
Petr Aven è un miliardario colpito dalle sanzioni inflitte dall’Occidente nei confronti degli oligarchi russi. L’uomo ha scelto di raccontare quanto sta vivendo con un’intervista al Financial Times. Le sue parole vanno all’atto pratico e mostrano cosa voglia dire subire perdite economiche rilevanti a causa dello stop in Europa e nel Regno Unito.
Il suo è un racconto che analizza il vissuto quotidiano tenendo conto però di un aspetto pratico sulle sanzioni inflitte agli oligarchi della Russia. C’è spazio nella sua analisi anche per un aspetto del conflitto partito da Vladimir Putin e che sta causando centinaia di vittime ogni giorno.
L’uomo ha raccontato di aver subito un cambiamento di vita nell’arco di una sola notte. “Tutto ciò che abbiamo costruito in trent’anni è ora in rovine. I cittadini russi in vista non hanno alcuna influenza sulle decisioni di Putin“, ha dichiarato Petr Aven a distanza di giorni dalle sanzioni inflitte.
L’uomo ha dichiarato al Financial Times che le sanzioni imposte gli hanno cambiato letteralmente la vita. “La nostra attività è completamente distrutta. Tutto ciò che abbiamo costruito per 30 anni è ora completamente in rovina. E dobbiamo iniziare una nuova vita in qualche modo“, ha ricordato Aven. L’ex accademico e anche politico, nonché attuale comproprietario di LetterOne (impresa di investimento con sede in Lussemburgo ndr), ha un fatturato, stimato da Forbes nell’ultimo rating, per un totale di 5,3 miliardi di dollari.
L’uomo si troverebbe attualmente in un attico nella zona di St. James a Londra e ha parlato addirittura di problemi logistici da affrontare nella vita di tutti i giorni. “Non posso permettermi di assumere una donna delle pulizie o un autista? Io non guido (…) forse lo farà la mia figliastra. Non capiamo come sopravvivere, non possiamo pagare nemmeno le bollette“, ha commentato Aven al Financial Times.
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L’uomo d’affari si è detto rammaricato per non potersi difendere contro le sanzioni. “Se il tribunale decide che sei corrotto e questo è denaro sporco, allora è assolutamente comprensibile. Altrimenti, non capisco. Siamo pronti a dimostrare tutto. Mi è stato detto che è quasi impossibile modificare le sanzioni“, ha ricordato Petr Aven. L’uomo ha annunciato di voler trovare un modo per sbloccare i fondi congelati, nonché pagare gli avvocati per impugnare le sanzioni.
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