Sui rincari dei prezzi di carburante ed energia c’è ancora una grossa polemica. Nonostante gli interventi del governo, da molti giudicati deboli e timidi, i prezzi continuano a essere alti. Proprio sulle speculazione e i rincari sospetti, Cingolani è stato in Procura di Roma. Ma c’è chi accusa il ministro di non esser intervenuto in tempo e di aver permesso che le famiglie pagassero prezzi spropositati. Chi ci sta guadagnando dai rincari? E quanto? Di chi sono le responsabilità? Al quotidiano online Free.it Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde.
Due ore davanti ai magistrati romani, che indagano sui tremendi rincari dei prezzi del gas e dell’energia. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani è stato ascoltato come persona informata dei fatti. Era stato lui stesso, qualche giorno fa, a parlare di truffe. Ma dal governo, oltre al provvedimento, giudicato da molti inconsistente, non c’è stato nessun freno. E in questi mesi a farne le spese sono state famiglie e imprese. Perché l’energia costa così tanto? Chi fa i prezzi? E soprattutto, cosa ci si aspetta per i prossimi mesi? Al quotidiano online Free.it Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde.
Avete contestato i rincari delle ultime settimane, qual è la sua opinione?
“I rincari vanno avanti da almeno vanno avanti da sei-sette mesi. E sono rincari che derivano da una forte speculazione su cui il governo non è intervenuto, colpevolmente. Creando, così, una situazione di grande collasso sociale ed economico del nostro paese. Il risultato è che oggi noi abbiamo molte famiglie italiane che hanno paura di accendere il riscaldamento a causa del costo della bolletta elettrica. Cingolani si comporta come se fosse un cittadino che si incontra al bar per fare quattro chiacchiere e che parla di truffe. In realtà lui è quello che deve intervenire per impedire la truffa e per istituire i soldi agli italiani”.
A quanto ammontano gli extra profitti dei rincari?
“In questi ultimi sei mesi, si sono registrati 40 miliardi di euro di extra profitti, che sono stati incassati dalle società distributrici di energia. Solo negli ultimi quattro mesi, Eni ha avuto un utile di 2 miliardi di euro. Rispetto ai 50 milioni di euro del 2010. Questo grazie all’aumento del prezzo del gas. La domanda è la seguente: perché ci sono stati gli extra profitti? Perché noi riteniamo che debbano essere tutti restituiti agli italiani?”
Perché?
“Facile. Perché le società di distribuzione del gas, compresa Eni, hanno acquistato il gas, in particolar modo della Russia, con contratti pluriennali. I due terzi dei contratti di acquisto del gas In Italia sono stati acquistati di fatto a poco meno di 30 centesimi di euro a metro cubo. Il gas, invece, viene venduto, grazie a questa situazione di forte e speculazione iniziata ben prima della guerra, viene venduto oltre 1 € a metro cubo. 1,10 € in alcuni casi anche in gara 1,20. Con aumenti che creano extraprofitti intorno ai 300/350% rispetto al profitto normale.
Il governo, circa 10 giorni, fa ha fatto una norma che intende tassare questi extra profitti del 10%. Noi la riteniamo una provocazione, perché vanno tutti restituiti alle famiglie e alle imprese attraverso dei bonus energia che vanno rimessi direttamente i conti corretti delle persone e delle famiglie o delle imprese”.
Questa mattina il ministro Cingolani è stato sentito in audizione alla procura di Roma. Voi Verdi avevate fatto un esposto
“Sì, l’aveva fatto già precedentemente sul rincaro del gas, per verificare la ragione per la quale ci sono stati questi rialzi e questi extra profitti. E per capire per quale motivo non si è esercitato un ruolo. Non possiamo trincerarci dietro l’alibi che c’è il mercato libero, quindi il prezzo lo fa lo fa il mercato. Perché in questa maniera noi stiamo portando la povertà sociale in milioni di famiglie italiane e alle imprese. Non si può avere una bolletta che viene quadruplicata.
Le faccio un esempio: una famiglia romana di due pensionati ultranovantenni con una casa di 80 m² nel bimestre dicembre/gennaio 2020-2021 pagava 80 € di riscaldamento anzi 78. Oggi sempre lo stesso bimestre dicembre/gennaio 21/22 la bolletta è di 330 €. E’ un fatto insostenibile. Di fronte a questa situazione, ci si doveva un problema morale di giustizia sociale. Non è possibile che i conti correnti delle grandi società aumentino con questi guadagni stratosferici grazie ai soldi della gente comune e delle piccole e medie imprese. Il governo, di fronte tutto questo, non ha esercitato una funzione di controllo. Doveva porre un limite a questo”.
Caro carburanti-energia, Bonelli (Europa Verde) a Free.it “Non ha esercitato i suoi poteri…”
Secondo me c’è una responsabilità enorme da parte del governo. Io non so che cosa abbia potuto dire il ministro in Prefettura stamattina. Considerando il fatto che non ha esercitato i suoi poteri di governo anche attraverso delle norme specifiche che fermassero questa vergogna”.
State pensando di fare una class action?
“Ci stiamo lavorando, non è semplice. Inoltre, c’è una questione che abbiamo sottoposto al governo con un emendamento presentato alla Camera dei deputati. Chiediamo che sia levato il segreto industriale le alle imprese sui contratti di acquisto del prezzo del gas. L’Italia sta vivendo una situazione di emergenza ed è immorale che queste società mantengano nelle proprie casse questi soldi che non gli appartengono. Attenzione, qui nessuno dice che devono essere espropriati i profitti. Nessuno vuole togliere i profitti alle società, ma questi extra profitti che derivano da speculazione e rincari sì”.
Nei prossimi mesi, considerando l’inizio dell’estate, ci si aspetta ancora batoste?
“Certo che arriveranno le batoste sul gas, purtroppo non c’è dubbio su questo. Sicuramente alla fine di questo mese invernale, la bolletta del bimestre febbraio/marzo sarà dura. Pensate che molte famiglie, per paura delle bollette, già da tempo hanno spento i riscaldamenti. E si sono messe il cappotto in casa. Non c’è stata una forma di tutela e in questo senso c’è un problema molto serio dal punto di vista della strategia energetica del governo”.
Cioè?
“Cioè, il governo punta ancora sul gas, nonostante il gas abbia generato conflitti e guerre. Si continua a portare avanti questa strategia di dipendenza da fonti energetiche. Ma soprattutto, non c’è alcuna norma nei provvedimenti fatti finora per sbloccare le autorizzazioni alle fonti rinnovabili. Fonti che potrebbero, in due anni, liberarci dalla dipendenza del gas. E questo lo dice il presidente dell’Enel Starace. Se il governo sbloccasse le autorizzazioni, avremmo la possibilità di liberarci di molto dalla dipendenza del gas. E potremmo ridurre di almeno il 60% il costo dell’energia”.
LEGGI ANCHE Energia, Evgeny Utkin a Free.it | “Difficile staccarsi dal gas russo. Dal 1 aprile occhio a…”