Energia, Evgeny Utkin a Free.it | “Difficile staccarsi dal gas russo. Dal 1 aprile occhio a…”

A un mese dall’invasione di Putin in Ucraina, l’Italia deve fare i conti con la possibile riduzione del gas russo. Il ministro Cingolani ha detto che è necessario distaccarsi dalle forniture di Mosca e intanto si pensa a diversificare gli approvvigionamenti. Ma a che prezzo? Quanto potrebbe soffrirne l’economia italiana? Al quotidiano online Free.it Eveny Utkin, giornalista russo esperto di economia, energia e geopolitica.

Ieri il presidente russo Putin ha chiesto ai Paesi occidentali di pagare le forniture di gas che esportano in rubli e poi ha confermato che non alzerà il prezzo. Ma l’Europa e l’Italia stanno già facendo i conti con un rialzo dei costi per l’energia e già prima dello scoppio della guerra in Ucraina il network americano Bloomberg parlava di “peggiore crisi energetica in Europa dagli anni Settanta“. A questa situazione si aggiunge la volontà dei governi europei di distaccarsi dal gas russo, per cercare nuove forniture. Ma il costo dell’operazione potrebbe creare un disastro economico in Italia. Chi ci venderà il gas, a che prezzo? Quanto saliranno le bollette? Al quotidiano online Free.it Eveny Utkin, giornalista russo esperto di economia, energia e geopolitica.

Energia gas russo
Energia, Evgeny Utkin a Free.it | “Difficile staccarsi dal gas russo. Dal 1 aprile occhio a…”

Qual è la situazione energetica attuale?

“Il ministro Cingolani ha detto che in sei mesi l’Italia riesce a staccarsi dalla meta del gas russo e in due anni completamente. Io penso che siano prospettive assolutamente insensate. Cioè, in sei mesi è impossibile staccarsi a meta e in due anni è difficilissimo completare questo procedimento. Una delle due scadenze, se non entrambe, sono fasulle. E poi il problema è che il ministro non ha detto a quale prezzo”.

Quale sarà il prezzo?

“Già adesso il gas americano è più caro del 30/40% del gas russo. Staccarsi proprio in una fase di crisi, è chiaro che ci costerà anche 10 volte di più.  Già abbiamo visto sulla borsa di futures 4000 dollari per mille metri cubo, e questo mentre Gazprom sta continuando portare il suo gas regolarmente. Quando il ministro dice che ci si distaccare dal gas russo, deve anche spiegare che il prezzo sarà altissimo. Già se fosse 2 volte superiore al prezzo attuale, sarebbe un disastro. Rischiamo il crollo dell’economia italiana e se i prezzi fossero ancora più alti, si rischiamo la povertà e la carestia”.

Si comprerà il gas dagli Stati Uniti?

“C’è molta pressione dagli americani per l’acquisto del loro gas, ma poi ci sono anche il Quwait, l’Australia con la loro Gnl, l’Algeria con il gas dal tubo. Il punto è che nessuno ti fa beneficenza, nessuno ci venderà il gas a poco prezzo. Certamente sarà molto più alto del costo a cui attualmente compriamo il gas dalla Russia. Soprattutto se togliamo il maggior player, questo è certo. E’ un gioco molto pericoloso, perché acquistando anche al 30-40 % in più, si può mettere in ginocchio l’intera industria italiana ed europea. Che rischia di non essere più competitiva. Non è in ballo solo qualche miliardo, ma l’intera catena economica del continente”. 

Finora ci sono stati i riscaldamenti accesi quindi le bollette sono state molto care. Ma si andrà verso l’estate e si accenderanno i condizionatori. Quali prospettive energetiche ci sono?

“Hanno già detto di tenere la temperatura di un grado di meno d’inverno. Ci diranno di accendere i condizionatori il meno possibile, magari tenendo la temperatura in casa due gradi di più. Spero che non sarà troppo caldo, ma la gente inizierà a vedere le bollette alle stelle e cercherà di utilizzarli il meno possibile. Intanto vediamo il garante per l’energia che prezzi fisserà il 1 aprile”.

Cosa succede il 1 aprile?

“L’ARERA, il garante per l’energia, ogni tre mesi comunica i nuovi prezzi. L’ultima comunicazione è stata il 1 gennaio. Dal 1 aprile, dunque, ci sarà il cambio delle tariffe e vista la situazione, non penso che ci sarà un abbassamento dei prezzi. Addirittura potrebbe esserci un ulteriore rincaro.

Energia, Evgeny Utkin a Free.it | “Siamo in economia di guerra?”

Lasciamo stare il conflitto, anche in queste condizioni Gazprom sta ancora fornendo il gas, ma l’Europa vuole staccarsi dalla Russia. Per la Russia ci sono pochi problemi, la Cina assorbe tutto il gas in eccedenza. Ma per Europa sono veramente preoccupato”.

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Energia, Evgeny Utkin a Free.it Difficile staccarsi dal gas russo. Dal 1 aprile occhio a…” (Foto Ansa)

Cosa pensa della situazione economica in generale?

“I prezzi sono saliti ancora in autunno, e si parlava già di possibili problemi per il settore agroalimentare, per la mancanza di fertilizzanti. Poi con i prezzi attuali di energia, abbiamo già visto il crollo di alcuni settori energivori. Come per la benzina, anche nel settore energetico ci sono state speculazioni. E anche i toni non mi piacciono. “Siamo in economia di guerra”, si sente in Tv da diversi esponenti politici. E facile scaricare tutti gli errori sulla Russia. Errori sia recenti sia di vecchia data.

Ad esempio, non sono amante del nucleare, ma l’Italia è stato l’unico Paese nel mondo che ha chiuso già centrali funzionanti. Spendendo per il loro mantenimento quasi lo stesso prezzo che servirebbe per renderle funzionanti. Abbiamo centrali vicino, per esempio in Francia, abbiamo testate nucleari, e abbiamo centrali non funzionanti da 35 anni. Io magari non ne avrei costruito di nuove, ma quelli vecchie non le avrei chiuse. E dico questo non adesso, ma da più di 20 anni”.

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