Carta Bianca nel caos, il programma della Berlinguer fa discutere. Gli ospiti sul banco degli imputati: cancellato un contratto importante.
Carta Bianca nel mirino: non è la prima volta che il programma di Bianca Berlinguer finisce sotto i riflettori a causa di polemiche e dibattiti. Un talk show che si rispetti deve carpire il polso della situazione del Paese attraverso i temi principali dell’informazione, ma nel programma Rai in più di un’occasione le proteste hanno sovrastato le argomentazioni: un toccasana, sotto certi aspetti, dal punto di vista dello Share.
Una sconfitta, invece, per quanto riguarda la resa dei contenuti. Se è vero che la bagarre piace, in tempi di guerra come quelli che l’Europa sta vivendo la platea vorrebbe un po’ più di chiarezza. La stessa che dovrà fare il docente della Luiss Alessandro Orsini invitato per parlare del conflitto ucraino.
Carta Bianca, Orsini silurato: stracciato il contratto del docente
Il docente si è mostrato sin da subito vicino alle posizioni di Putin nel conflitto: cosa che ha fatto inalberare (anche) una parte della politica italiana. Il tam tam di polemiche ha scatenato un putiferio anche in Rete con Bonaccini – in quota PD – scatenato su Twitter: “Orsini è legittimato a dire le proprie opinioni, ma che io debba pagare per sentire certe cose anche no”. La situazione è degenerata.
Fino al punto in cui la Rai ha dovuto – secondo la propria politica aziendale – prendere provvedimenti: cancellato il contratto da 12mila euro dell’uomo che non figurerà più a Carta Bianca. Quello che doveva essere un contraddittorio si è trasformato in una faida televisiva e sociale.
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La Rai si difende: “Il dibattito doveva stimolare il confronto delle idee, ma senza pagare stabilmente opinionisti filo Putin”. Quando la toppa è peggio del buco, perchè dalle alte sfere della politica – con Cuperlo in prima linea – iniziano a parlare nuovamente di dittatura televisiva: “Orsini ha detto cose che non condivido – scrive il noto politico – ma da qui a chiederne la messa al bando ce ne corre”. La trasmissione è finita, ma per i titoli di coda c’è ancora tempo.