Conflitto Ucraina, Sergej Lavrov torna a spaventare l’Occidente. Il Ministro degli Esteri russo ha tenuto un discorso all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca. Il commento su un possibile invio di forze di pace della Nato in Ucraina.
Il 16 marzo aveva dichiarato che tra Russia e Ucraina vi era “qualche speranza di raggiungere un compromesso”. Perché il Presidente Zelensky aveva rilasciato alcune “dichiarazioni interessanti”. Oggi Sergej Lavrov inverte la rotta, ridimensiona l’ottimismo filtrato solamente sette giorni fa e torna a minacciare l’Occidente.
Il dietrofront è evidente. Nell’arco di una settimana si è passati da Mosca e Kiev “prossime a una accordo” nonostante i “colloqui difficili” all’ipotesi di uno “scontro diretto tra le forze armate della Federazione Russa e l’Alleanza”. La situazione evolve, la direzione intrapresa non lascia intravedere soluzioni pacifiche, almeno nel breve termine. Lavrov parla dall’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca. Il messaggio è chiaro: la Russia non intende piegarsi, se Kiev non accetta le condizioni il conflitto rischia di inasprirsi. E di allargarsi.
“I negoziati sono difficili perché la delegazione di Kiev cambia continuamente posizione”, ha esordito Lavrov. “I russi hanno la salute, lo spirito e la volontà di difendere il loro Paese e garantirne la sicurezza”, prosegue il Ministro precisando che Mosca “non è contraria” alla mediazione dei paesi occidentali nei negoziati con l’Ucraina, ma allo stesso tempo mantiene “chiare linee rosse”.
“Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l’Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale“, ha spiegato Lavrov nel corso di in un discorso all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca.
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“L’obiettivo – prosegue il Ministro – è quello di contenere la Russia, così come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell’ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l’Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l’indipendenza della Russia”. Le sanzioni Usa e Ue nei confronti di Mosca non sembrano aver sortito gli effetti sperati con il Cremlino che intende fare passi indietro: “L’invio di forze di pace della Nato in Ucraina – rilancia Lavrov – porterebbe a uno scontro diretto tra le forze armate della Federazione Russa e l’Alleanza“, conclude.
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