Ucraina, le notizie di mercoledì 23 marzo: gli aggiornamenti sul conflitto tra Russia e Ucraina.
Un’altra nottata di guerra in Ucraina, fonti della Difesa Usa avvertono che i militari di Mosca sono entrati a Mariupol, dove hanno sequestrato i soccorritori di un convoglio umanitario, 11 autobus destinati ai civili in fuga: “100mila persone sono in trappola, in condizioni disumane, senza acqua né cibo”, racconta il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
23.30 – Le autorità di Kiev hanno informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme. Lo riferisce il Kyiv Independent.
23.23 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato le persone di tutto il mondo a protestare pubblicamente domani, 24 marzo, a un mese dall’inizio dell’invasione russa. “La guerra della Russia non è solo la guerra contro l’Ucraina. Il suo significato è molto più ampio“, dice Zelensky, pronunciando per la prima volta il suo discorso in inglese nel tradizionale videomessaggio serale in strada a Kiev. “Venite nelle vostre piazze, nelle vostre strade. Rendetevi visibili e fate in modo che siate ascoltati. La libertà è importante, le persone contano, la pace è importante. L’Ucraina è importante“.
23.10 – L’edizione ucraina del sito di informazione russo Strana.ua riporta che il sindaco della città di Mariupol, Vadim Boychenko, ha lasciato la città, “perché lì non c’era più alcun collegamento“. Lo scrive il sito Ria Novosti. “Come ha spiegato il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk , Pavel Kirilenko, Boychenko ha lasciato la città perché non c’è alcun collegamento lì“.
23.06 – In alcune aree vicino Kiev le forze russe sono state respinte dalla resistenza ucraina. Lo afferma un funzionario del Pentagono, secondo il quale la Russia ha lanciato oltre 1.200 missili dall’inizio dell’invasione.
22.34 – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato come da attese la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina. Il testo, che chiedeva l’accesso umanitario per la consegna degli aiuti e la protezione dei civili, ma ovviamente non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi, ha ottenuto due voti a favore (Russia e Cina) e 13 astensioni. Senza l’imposizione di un veto, per passare le risoluzioni del Consiglio devono ottenere almeno nove voti a favore.
22.27 – Joe Biden ha ringraziato, all’arrivo a Bruxelles, il premier belga Alexander de Croo per l’appoggio del Belgio alle sanzioni dell’Ue contro la Russia e per la coordinazione nel fornire assistenza di sicurezza all’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca.
22.12 – Funzionari ucraini hanno affermato che oggi oltre 4.500 persone sono state evacuate dalle città ucraine attraverso corridoi umanitari. Lo scrive la Bbc. Quasi 3.000 di loro hanno viaggiato dalla città assediata di Mariupol a Zaporizhzhia, ha precisato il vice primo ministro ucraino.
22.00 – Il viceministro degli Esteri russo Oleg Syromolotov ha definito “assurde” le affermazioni degli Stati Uniti secondo cui la Russia starebbe pianificando attacchi informatici come rappresaglia per le imprese occidentali che si ritirano dalla Russia a seguito della guerra in Ucraina. Lo scrive la Bbc. “Queste accuse contro di noi sono assurde“, ha precisato una nota. Lunedì, il presidente americano Joe Biden aveva affermato che era dovere patriottico delle aziende americane rafforzare le proprie difese informatiche contro possibili attacchi russi. Syromolotov ha definito l’avvertimento una “nuova esplosione di russofobia sullo sfondo della situazione in Ucraina“.
21.19 – Renault ha annunciato la sospensione delle attività del suo stabilimento di Mosca. Lo afferma la stessa Renault in un comunicato.
21.13 – Una ginnasta ucraina di 11 anni, Kateryna Dyachenko, è rimasta uccisa nel crollo della sua abitazione, che era stata colpita da un raid russo a Mariupol. Lo ha reso noto la sua allenatrice Anastasia Meshchanenkova, citata da media locali.
21.10 – L’accesso al servizio Internet News di Google è stato limitato sul territorio della Russia per la presenza di materiali contenenti informazioni inaffidabili sull’andamento dell’operazione militare speciale in Ucraina. Lo scrive la Tass. L’autorità russa che regola le comunicazioni, Roskomnadzor ha annunciato che “sulla base della richiesta dell’Ufficio del procuratore generale russo, si è deciso di limitare l’accesso al servizio web delle News di Google sul territorio del paese“.
20.40 – L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, parlando in Assemblea Generale ha affermato che le azioni della Russia a Mariupol saranno investigate e sono il simbolo della brutalità di Mosca, oltre a ribadire l’affermazione del governo Usa che la Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina. “L’impennata globale dei prezzi dei generi alimentari destabilizzerà ulteriormente le società fragili, aumenterà la fame e guiderà la migrazione“, ha proseguito, sottolineando che la risoluzione degli occidentali “lancia un appello a porre fine alla guerra alla persone che ha la capacità di porre fine alla violenza, Vladimir Putin“.
20.25 – Anche la cancelleria tedesca ha dato notizia in una nota della telefonata fra Olaf Scholz e Vladimir Putin. Il cancelliere si è informato su come procedano gli sforzi della Russia e dell’Ucraina per una soluzione diplomatica. “E ha incalzato il presidente russo, spingendo perché si arrivi a una tregua il più velocemente possibile e a un miglioramento della situazione umanitaria“, si legge nel comunicato del portavoce Steffen Hebestreit. Scholz ha poi parlato anche con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “per informarsi sulla valutazione della situazione attuale e sul processo dei negoziati“. I due hanno concordato di rimanere in stretto contatto.
20.22 – Almeno una persona è rimasta uccisa e altre due sono state gravemente ferite in un raid russo che ha colpito il parcheggio di un centro commerciale nel quartiere di Podil a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale ucraina, Vitalij Klitschko.
20.20 – Una giornalista russa è morta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi a Kiev mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Lo scrive il Guardian, precisando che la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, era in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato rapporti da Leopoli e Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite.
20.10 – Sono quasi mille gli edifici residenziali distrutti dalle forze russe in un mese di guerra a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco Igor Terehov, secondo cui sono in tutto 1.143 i palazzi distrutti, di cui 998 erano abitati dalla popolazione civile.
20.07 – Almeno 700 persone sono riuscite a fuggire oggi dalle città sotto assedio nell’est dell’Ucraina, nonostante i bombardamenti russi “massicci e continui” nella regione. Lo ha affermato il governatore dell’oblast di Lugansk, Sergii Haidai, secondo cui nell’area sono inoltre giunte 600 tonnellate di aiuti.
20.00 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto un boicottaggio mondiale della Renault. La Renault è tra le aziende francesi che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi di “sponsorizzare la guerra” per non aver lasciato la Russia.”La Renault si rifiuta di ritirarsi dalla Russia“, scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino. “Chiedo ai clienti e alle aziende di tutto il mondo di boicottare il Gruppo Renault“, prosegue Kuleba.
19.50 – Il premier britannico Boris Johnson ha avuto anche oggi un colloquio telefonico col presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il quale s’è impegnato a sostenerlo nella richiesta di “un incremento sostanziale da parte dell’Occidente di armi difensive letali destinate alle forze di Kiev“. Lo riferisce Downing Street precisando che Johnson farà “pressione” domani in questo senso, con tutti i colleghi in sede G7 e Nato.
19.24 –Mosca ha annunciato l’espulsione di diplomatici americani in risposta alla misura analoga adottata da Washington alla fine di febbraio, nei confronti di 12 diplomatici russi presso l’Onu.
19.00 – Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, è tornata in mani ucraine. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitalij Klitshcko, citato dalla Bbc, affermando che la controffensiva ha respinto l’attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale. L’esercito ucraino ha “distrutto il piano per circondare Kiev“, ha aggiunto Klitshcko.
18.30 – Potrebbe arrivare a 40mila il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri o dispersi nella guerra in Ucraina: lo scrive il Wall Street Journal citando un alto dirigente della Nato. Gli analisti dell’Alleanza sono arrivati a questa cifra usando le medie statistiche degli ultimi conflitti, secondo cui per ogni morto ci sono circa tre feriti. La Nato stima che siano morti finora tra i 7.000 e i 15.000 militari russi.
18.02 – Sale ad almeno 977 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, tra cui 81 bambini. Lo indica l’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr). I feriti sono invece 1.594, tra cui 108 bambini.
17.22 – Nuova telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier israeliano Naftali Bennett. Lo ha riferito il Cremlino, precisando che il leader dello Stato ebraico ha “condiviso la sua valutazione della situazione in Ucraina, considerando i suoi recenti contatti con leader di diversi Paesi stranieri e ha espresso alcune idee in relazione ai negoziati tra le delegazioni russo e ucraina”.
17.19 – Allarme dal ministro della salute ucraino Viktor Liashko. “Non avrei mai pensato di dover fornire ai nostri medici i giubbotti antiproiettile. A causa delle azioni terroristiche dei russi, in totale sono state attaccate 58 ambulanze e uccisi 6 medici. Siamo costretti a ricorrere a queste azioni. Oggi ho consegnato la prima partita dei giubbotti antiproiettile ai nostri medici del pronto soccorso -spiega il ministro- che lavorano nelle zone dei combattimenti e salvano le vite dei nostri cittadini sotto il fuoco nemico“.
16.36 – “La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin” ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin. Al 28esimo giorno dell’invasione russa in Ucraina, i bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte. A Mariupol convoglio umanitario bloccato. L’ambasciatore di Kiev a Sky TG24: “Non escludiamo minaccia nucleare russa“.
16.21 – Acquisti congiunti di gas e regole più strette sulle riserve. Queste le proposte della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per far fronte alle carenze nell’approvvigionamento di gas. “Invece che competere tra noi e portare verso l’alto i prezzi del gas – spiega Von der Leyen – dovremmo sfruttare il nostro peso comune e iniziare a comprare il gas insieme, come europei, non più come ventisette Stati diversi“, conclude.
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16.11 – “Oggi Putin sta bloccando centinaia di navi piene di grano nel Mar Nero. Invito Putin a lasciare andare queste navi”. Lo scrive su Twitter il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “L’Europa deve raccogliere questa sfida – prosegue von der Leyen – abbiamo stanziato almeno 2,5 miliardi di euro fino al 2024 per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare“, conclude.
16.00 – “Fino a oggi più di tre milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina, la metà sono sono bambini e ogni secondo un bambino dall’Ucraina arriva nella nostra Unione europea“. Queste le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di fronte al Parlamento europeo. “Mentre vi parlo qui nel cuore della democrazia europea – prosegue – 800mila bambini stanno lasciando l’Ucraina, coraggiosi, traumatizzati e in cerca di aiuto”, conclude.
15.47 – “Dopo alcune settimane di invasione e di attacco Mariupol e diverse altre città ucraine colpite dall’aggressione russa ricordano quasi Verdun nella prima guerra mondiale“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi al Parlamento francese. “C’è un’analogia – spiega Zelensky – l’esercito russo non distingue gli oggetti presi di mira. Tutto viene distrutto, i quartieri residenziali, gli ospedali, le scuole. Bruciano grandi magazzini, bruciano tutto quello che è all’orizzonte“, sottolinea il Presidente ucraino.
15.31 – “Siamo molto riconoscenti per gli sforzi fatti dal Presidente Macron, ha dato prova di vera leadership”. Queste le parole del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenuto quest’oggi all’Assemblea Nazionale francese. “Ci aspettiamo dalla Francia, dalla vostra leadership, il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina“, ha aggiunto Zelensky.
15.25 – Dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio sono rimasti uccisi 121 bambini ucraini e 167 sono stati feriti. Lo riferisce l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, citato dal Kiyv Independent.
15.15 – La Nato non invierà truppe in Ucraina. Lo ha dichiarato il Segretario generale Jens Stoltenberg in conferenza stampa. “La Nato non è parte del conflitto – ha spiegato Stoltenberg – sostiene l’Ucraina, ma non è parte del conflitto. Dobbiamo comprendere che è estremamente importante dare aiuto all’Ucraina, e stiamo aumentando, ma anche estremamente importante prevenire che questo conflitto diventi a pieno titolo una guerra tra Nato e Russia e quindi il messaggio è molto chiaro da parte degli Alleati: non manderemo truppe in Ucraina”, conclude.
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15.11 – Colloquio telefonico tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere per discutere l’andamento dei negoziati tra Mosca e Kiev. Lo rende noto il Cremlino, citato dalla TASS. “Putin ha illustrato una serie di considerazioni nel contesto delle posizioni di principio della Federazione Russa ai colloqui”, riferisce il Governo di Mosca.
14.00 – “Mi aspetto che affronteremo anche il ruolo della Cina in questa crisi”. Queste le parole del il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa pre-summit straordinario di domani. “La Cina ha fornito alla Russia sostegno politico – prosegue Stoltenberg – anche diffondendo palesi menzogne e disinformazione. Gli alleati sono preoccupati che Pechino possa fornire supporto materiale per l’invasione russa“, precisa.
“Ogni utilizzo di armi chimiche cambierebbe totalmente la natura di questo conflitto e sarebbe una palese violazione del diritto internazionale e avrebbe forti conseguenze. Mosca deve smetterla con le minacce nucleari, una guerra atomica non si può vincere e non deve essere combattuta”, conclude Stoltenberg.
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13.33 – L’uso di armi chimiche da parte della Russia è una minaccia reale. Lo ha detto il Presidente statunitense Joe Biden poco prima di imbarcarsi per il suo viaggio in Europa.
12.47 – “Ridurremo la dipendenza dalle importazioni russe più rapidamente di quel che credono in tanti. Ma non è una cosa che può succedere dall’oggi al domani. Un improvviso stop alle forniture porterebbe rischi molto grandi per tutta l’Europa“. Queste le parole del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista rilasciata al settimanale Die Zeit. “Non si tratta – aggiunge Scholz – di indossare l’inverno prossimo un maglione più pesante, come qualcuno dice con leggerezza, ma in alcune circostanze non si potrebbero più riscaldare abitazioni, ospedali, case di cura e scuole, e centinaia di migliaia di posti di lavoro sarebbero a rischio”, conclude.
12.39 – La Polonia ha deciso di espellere circa 45 diplomatici russi per attività incompatibili con il loro status. Lo riferisce il portale d’informazione polacco Onet che cita fonti del Governo di Varsavia.
12.33 – L’invio di forze di pace in Ucraina da parte della Nato sarebbe un atto “imprudente ed estremamente pericoloso”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dal Guardian. “Un atto – aggiunge Peskov – che potrebbe avere serie conseguenze, difficilmente rimediabili”.
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12.24 – I militari russi distruggono il ponte di Chernihiv. Il ponte era stato utilizzato per evacuare i civili dalla città di Chernihiv, situata a 130 chilometri a nord-est di Kiev, e per portare aiuti umanitari ai civili, che sono rimasti senza elettricità e soffrono per la scarsità di rifornimenti. Lo riferisce il Kyiv Independent.
12.03 – Se l’Occidente dovesse decidere di imporre un embargo sugli idrocarburi russi il mercato crollerà, provocando “scenari mai visti prima”. Lo ha detto il vice Ministro all’Energia russo Alexander Novak, in un discorso alla Duma. “E’ assolutamente chiaro che senza gli idrocarburi russi i mercati del gas e del petrolio crolleranno – spiega Novak – l’aumento del prezzo delle risorse energetiche può essere imprevedibile. Nell’Ue, dove c’è un aumento dei prezzi e carenza di risorse energetiche, pressati dagli Stati Uniti si sono rifiutati di mettere in servizio il gasdotto Nord Stream 2 già costruito, a scapito dei consumatori europei”, conclude.
11.51 – “Mantenere la pressione sulla Russia attraverso un inasprimento delle sanzioni consentirà un ritorno della pace, in un Paese in cui ormai nessuno ha più fiducia nel proprio futuro”. Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un discorso in collegamento video con il Parlamento giapponese. “Siamo sicuri che la Russia stia preparando un attacco con armi biologiche“, ha aggiunto.
11.43 – La rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova riferisce che Mosca e Kiev hanno effettuato due scambi di prigionieri. Lo riporta Nexta.
11.37 – Le forze separatiste del Donetsk hanno preso il controllo di oltre metà del territorio della città di Mariupol. Lo ha confermato il capo dell’autoproclamata repubblica secessionista filorussa Denis Pushilin al canale Rossiya-24.
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11.22 – “I propagandisti della TV russa sono peggiori persino dei piloti russi. I piloti almeno rischiano di essere abbattuti. Loro sono teste parlanti che dormono al sicuro, poi vanno in onda e chiedono attacchi nucleari o l’invasione di Paesi membri della NATO. E’ necessario sanzionare ciascuno di loro. Bloccare tutta la propaganda russa tossica e i suoi fautori”. Queste le parole su Twitter del Ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba.
11.11 – “E’ necessario un embargo energetico contro Mosca“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky di fronte al Parlamento di Tokyo. “Abbiamo bisogno di un embargo internazionale del gas e del petrolio russo – ha spiegato Zelensky – voi siete stati i primi in Asia ad aver veramente cominciato a fare pressioni sulla Russia per ristabilire la pace, ad aver sostenuto le sanzioni e vi esorto a continuare”, conclude.
10.11 – “Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l’Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale“. Lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dalla TASS, in un discorso all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca. “L’obiettivo – prosegue Lavrov – quello di contenere la Russia, così come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell’ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l’Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l’indipendenza della Russia”, sottolinea. “L’invio di forze di pace della Nato in Ucraina – avverte Lavrov – porterebbe a uno scontro diretto tra le forze armate della Federazione Russa e l’Alleanza”, conclude.
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10.01 – Raggiunto l’accordo per il cessate il fuoco nella regione di Lugansk, nel Donbass. Previsto dalle 9 di questa mattina (le 8 in Italia) un corridoio umanitario per evacuare i civili bloccati dai combattimenti. Lo rende noto sul suo canale Telegram il governatore del distretto Serhiy Gaidai, citato dal Guardian.
09.55 – “I negoziati sono difficili perché la delegazione di Kiev cambia continuamente posizione”. Queste le parole del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato da TASS. La Russia “non è contraria” alla mediazione dei paesi occidentali nei negoziati con l’Ucraina, ma Mosca ha “chiare linee rosse”, ha aggiunto Lavrov.
09.43 – Nove corridoi umanitari concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol. Lo rende noto la vice Primo Ministro dell’Ucraina Iryna Vereshchuk, citata da diversi media internazionali.
09.22 – “Davanti agli orrori della guerra l’Italia lavora con determinazione per la cessazione delle ostilità”. Queste le parole del Premier Mario Draghi durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Il Consiglio Europeo – prosegue il Premier – avviene ad un mese esatto dall’invasione russa all’Ucraina. Da allora secondo l’ufficio dell’alto commissario dei diritti umani sono state registrate 2510 vittime civili tra cui 78 bambini e 1500 feriti, sono numeri provvisori che sottostimano i morti e feriti, numeri che continuano a crescere”, precisa. “L‘Italia lavora per la cessazione delle ostilità, siamo impegnati per far sì che ci siano corridoi umanitari. La nostra volontà di pace si scontra con il Presidente russo Putin che non mostra interesse a realizzare una tregua. Il suo disegno è guadagnare terreno”, conclude.
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09.17 – “La Russia è un membro importante del G20. Nessun paese ha il diritto di escluderne un altro da questo formato”. Queste le parole del Ministro degli Esteri cinese Wang Wenbin riportate da TASS e Ria Novosti. “Il G20 è il forum più importante per la cooperazione economica internazionale che riunisce le principali economie mondiali”, ha aggiunto Wenbin.
09.00 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sarà a Bruxelles questa sera “per discutere degli sforzi di deterrenza e difesa in risposta all’attacco ingiustificato e non provocato della Russia contro l’Ucraina“. Lo rende noto la Casa Bianca in una nota ufficiale.
Ventottesimo giorno di guerra in Ucraina, fonti della Difesa degli Stati Uniti rendono noto che i militari di Mosca sono entrati a Mariupol, dove hanno sequestrato i soccorritori di un convoglio umanitario, 11 autobus destinati ai civili in fuga. “100mila persone sono in trappola, in condizioni disumane, senza acqua né cibo”, racconta il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La minaccia del Cremlino, il portavoce Dimitri Peskov in un’intervista alla Cnn: “Useremo le armi nucleari solo se verrà minacciata l’esistenza della Russia“. Domani summit a Bruxelles tra vertici Nato e Ue: nella bozza del comunicato finale i 27 capi di Stato e di Governo confermano di essere pronti ad “adottare ulteriori misure”.
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