Al Bano, l’artista di Cellino San Marco nel caos. Una tremenda sorpresa lo ha svegliato di primo mattino cambiando i piani di giornata.
Al Bano è famoso per i suoi acuti, stavolta deve averne tirato giù uno poderoso. Non era su un palco ma a Cellino San Marco. Una mattinata come tante, fin quando l’artista non è costretto a fare i conti con l’amara sorpresa: la sua terra – precisamente la tenuta dove il noto cantautore produce anche l’olio – è stata deturpata. Sono entrati nella notte per poi tornare alle prime luci dell’alba, ma quando Carrisi si è reso conto del misfatto non c’era già più nessuno.
Una storia incredibile: sembra un film, sicuramente il sistema è collaudato. Una vera e propria imboscata. Tra il 20 e il 21 marzo l’organizzazione del colpo, poi la messa in opera: hanno sradicato tutto, dai pali in ottone alle coltivazioni che il cantante curava gelosamente.
Al Bano, che disgrazia: “Lavoro distrutto di colpo”
4mila euro di danni, l’equivalente di circa 250 pali in ottone, per non parlare dell’accanimento sulle materie prime. Qualcosa sono riusciti anche a portare via: un vero e proprio saccheggio con danni, a tratti, irreparabili. La batosta più grande, però, è quella emotiva.
Il cantante – impegnato con date all’estero – aveva momentaneamente sospeso tutto a causa della pandemia e si dedicava alla propria terra dove produceva, oltre all’olio, anche vino e olive. Molte volte le telecamere della RAI hanno visitato la tenuta.
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Un fulmine a ciel sereno per l’uomo che aveva ritrovato una sorta di quiete in questo momento d’incertezza: “Hanno tagliato i fili, tolto i pali, creando un danno all’interno dei vigneti. Un disservizio. Tu dedichi tanto tempo alla terra, lo fai con amore e passione. Poi di colpo arriva chi distrugge il tuo lavoro. Fa male al cuore”, ha dichiarato il cantante. Una disavventura che lo vedrà impegnato per qualche tempo, in attesa di tornare a calcare qualche palco. La musica, spesso, sa essere un’ottima cura. Contro la barbarie, invece, non c’è rimedio.