Morte Liliana Resinovich: svolta inattesa dagli esami tossicologici | Lo scenario investigativo

La morte di Liliana Resinovich è a una svolta. Gli esiti degli esami tossicologici sul corpo della donna dicono tutto. Le indagini sull’omicidio della donna di Trieste sono in corso

Depositati alla Procura di Trieste gli esiti dell’esame tossicologico sul corpo di Liliana Resinovich. I risultati sono chiari: Liliana Resinovich non ha assunto ne droghe ne farmaci prima della morte.

La donna è scomparsa da Trieste nel dicembre del 2021. Il cadavere è stato trovato in un boschetto del parco nelle vicinanze dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni alcuni giorni dopo. Le indagini sono in corso per capire chi è il colpevole dell’omicidio.

liliana resinovich
Morte Liliana Resinovich, la svolta degli esami tossicologici (ANSA)

L’esame tossicologico voluto dalla Procura della Repubblica di Trieste ha stabilito che la vittima non ha assunto “ne droghe ne farmaci che possano aver compromesso il decesso”. 

Liliana Resinovich: gli esiti dell’esame tossicologico | C’è una svolta sulla morte?

Il procuratore capo, Antonio De Nicolo, ha firmato una nota, come riportato anche dall’ansa, in cui è chiaro che:

“L’esame tossicologico sulle diverse matrici biologiche rinvenute in laboratorio non dimostrano concentrazioni tossiche che possano aver causato uno stato psicofisico alterato”.

Liliana Resinovich esiti esami
Liliana Resinovich, arrivati gli esiti degli esami tossicologici fatti sul corpo della donna (ansa)

Quindi, conclude il procuratore capo De Nicolo, “Il quadro investigativo non è cambiato”.

Le indagini affidate alla Squadra Mobile della Questura di Trieste e alla Polizia scientifica, pertanto continuano.
Nel test tossicologico, per ricercare un’eventuale presenza di droghe, sono state svolte anche alcune analisi immunochimiche su sangue e urine. Anche in questo caso l’esito è negativo.

Infine, per non lasciare nulla al caso si sono svolti test anche su centinaia di altre sostanze.

Leggi anche: >>> Morte Liliana Resinovich, il caso è ancora un mistero: si apre la pista del denaro

Dagli esiti dell’esame è stata riscontrata la presenza di sostanze che Liliana Resinovich ha assunto durante la colazione. Sono emerse tracce di caffeina, teobromina e uvette; qualche vitamina B6, un’aspirina e una tachipirina, rinvenute solo negli esami delle urine.

Liliana Resinovich, quindi, non ha assunto nessun farmaco ne alcuna droga prima della morte. L’omicidio rimane ancora avvolto nel mistero.

Gestione cookie