Cisse è riuscito a stupire chiunque con il suo percorso di crescita. In tre anni in Serie A dopo esser fuggito dalla Guinea.
Le parole inerenti al giocatore proveniente dai rifugiati sono di grande stupore e rendono chiara la visione d’insieme su come portare questi ragazzi dalla strada ad avere un’ottima crescita. Cisse dopo aver segnato il goal della vittoria contro il Bologna ha aperto una discussione importante sul come affrontare la problematica dei migranti a livello professionale.
Nell’Atalanta, come in tante altre primavere giovanili, si sta tentando di utilizzare dei metodi di crescita professionale verso i ragazzi. Cisse ha iniziato a dare i suoi primi calci di pallone nel nostro paese a Lecce, accolto nella zona di Carmiano. Faceva parte della squadra Rinascita Refugees, il motto è “Diamo un calcio al razzismo”.
Roberto Nitto è il talent scout che l’ha scoperto e ha voluto rilasciare delle dichiarazioni in merito al diciannovenne. “Lui mi ha affermato di esser stato molto emozionato inizialmente, per poi esser riuscito ad avere la calma e l’equilibrio”. Dopo un’amichevole il Talent scout è riuscito a capire che era un giocatore di alto livello e che poteva esser segnalato allo staff atalantino
Il sogno di Cisse mostrato durante il match di Serie A
Era l’82esimo minuto della partita quando il giocatore ha mostrato tutta la sua qualità. Un’ascesa spettacolare, che vorrebbero avere tanti ragazzi. Un sogno che tutti avrebbero voglia di affrontare e proprio per questo motivo il movimento per i rifugiati sta cercando di avere maggior visibilità interfacciandosi con i procuratori della Serie A.
Quello successo può esser relazionato con la realtà che sta vivendo anche Afena Gyan dell’As Roma. Dal Ghana è riuscito ad arrivare in prima squadra e ha potuto anche segnare una doppietta spettacolare, che ha permesso la vittoria alla squadra.
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Cisse era partito tre anni fa dalla Guinea, in fuga “dove aveva perso i genitori sul territorio”. Dopo è stato selezionato da tutto l’entourage della squadra, che si era presentato a Carmiano per poter avere contezza di chi stavano andando a selezionare. Il mondo calcistico è unito contro il razzismo e sta cercando di mostrarlo in tutti i modi, come comunicato anche dall’ex calciatore Thuram.