Per Marina Ovsiannikova non è finita la ripercussione del gesto fatto in tv. Vediamo di cosa la stanno accusando.
Lo aveva già annunciato appena uscita dal tribunale moscovita che la sua vita sarebbe cambiata drasticamente, in effetti è così. Marina Ovsiannikova, dopo aver avuto il coraggio di affermare in diretta tv, nel canale di stato russo, la volontà di avere la pace fra Russia e Ucraina, ora viene accusata di nuove implicazioni. A prenderla di mira è stato proprio il direttore del telegiornale coinvolto, Kirill Kleimenov.
La donna aveva palesato la sua volontà tramite un cartello che inneggiava alla pace e alla richiesta, verso i cittadini russi, di non ascoltare la propaganda nazionale. In merito a questo atteggiamento, è stata prima arrestata dalla Polizia di stato, poi interrogata, fino ad essere rilasciata, dopo un lungo interrogatorio in tribunale.
All’uscita dall’edificio dell’ente giuridico, la giornalista ha rilasciato delle dichiarazioni che l’hanno descritta come preoccupata per ciò che aveva causato. Aveva affermato di non avere appoggio da nessuna parte, neanche da quella familiare. Di certo, la sua vita quotidiana è cambiata drasticamente e a confermarlo sono le parole del direttore del telegiornale implicato nell’attività di protesta svolta dalla donna.
Le nuove accuse a Marina Ovsiannikova
Kirill Kleimyonov ha riferito alcune informazioni che non passeranno sotto traccia, visto che ha accusato pesantemente la giornalista e un altro stato europeo. Infatti, ciò che ha affermato l’uomo è inerente al fatto che vi sono stati dei contatti con l’ambasciata britannica prima di inscenare la sua protesta in tv. Le sue parole sono apparse durante un video condiviso, immediatamente visto anche in Gran Bretagna, ma la risposta è arrivata immediatamente.
Quello che è passato all’opinione pubblica, quindi, è che la donna sembra essere una spia al soldo dell’amministrazione guidata da Boris Johnson. Un portavoce del ministero degli esteri inglese, però, ha affermato che così non è.
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La BBC ha riportato che la giornalista è stata a lungo interrogata sulla sua implicazione con i servizi segreti stranieri. “Ciò che è successo è un altro prodotto della disinformazione vigente in questo periodo”, hanno fatto sapere da Downing street. Sembra, quindi, un confusionale caos mediatico, che sta vedendo una persona colpevolizzata per delle questioni che vanno oltre il suo gesto personale.