Dopo cinque mesi arriva la sentenza per i due cittadini tedeschi ritenuti colpevoli di aver travolto ed ucciso con il loro motoscafo, Greta Nedrotti e Umberto Garzarella lo scorso 19 giugno sul Lago di Garda.
Forse nessuno saprà mai cosa è successo la sera del 19 giugno scorso, quando sul Lago di Garda persero la vita travolti da un motoscafo due giovani, Greta Nedrotti e Umberto Garzarella.
A bordo di quel motoscafo due cittadini tedeschi, Christian Teismann e Patrick Kassen che vennero poi accusati di aver travolto e ucciso i due ragazzi che si trovavano su una barca, senza essersi fermarsi a prestare soccorso. I due hanno raccontato durante il lungo processo, al giudice Mauro Ernesto Macca come si sono svolti i fatti. Secondo la loro versione, avrebbero cenato al ristorante “Il Sogno di San Felice” e di essersi poi messi in viaggio verso le 22.52.
Alla guida si trovava Kassen, perché ha raccontato, l’amico si sentiva stanco per mettersi ai comandi. L’uomo ha anche precisato di aver: “lasciato accese sia le luci di murata che di posizione pensando di essere visto meglio dalle altre imbarcazioni“. Poi lo scontro con la barca di Greta e Umberto, a cui i due non hanno dato peso pensando di aver colpito un tronco di legno. Raccontano anche di essersi voltati a controllare, ma di non aver visto nulla.
Durante il rientro i due tedeschi hanno spiegato di aver avuto qualche problema nelle manovre di attracco. Nei video diffusi subito dopo il tragico fatto, si vede in effetti uno dei due cadere nel lago, e si era ipotizzato che fosse ubriaco, ma durante la ricostruzione l’uomo ha sempre negato.
Ha raccontato di essere scivolato nel tentativo di spingere il motoscafo per poterlo ormeggiare. Il Pm aveva chiesto la condanna a sei anni e mezzo per Kassen e a quattro per Teismann, anche se in tutti questi mesi i due imputati hanno chiesto scusa alle famiglie delle vittime, e nel giorno del compleanno di Umberto Christian, Teismann si era recato al cimitero su invito del padre del ragazzo, portando un mazzo di rose bianche.
Oggi la condanna, che è minore delle richieste. Il giudice Mauro Ernesto Macca ha ritenuto colpevoli Teismann e Kassen di omicidio colposo, naufragio e di omissione di soccorso: il primo, proprietario del motoscafo che ha travolto la giovane coppia, è stato condannato a due anni e sei mesi, mentre il secondo, cioè chi era alla guida quella sera, dovrà scontare una condanna a quattro anni e sei mesi.
La famiglia di Umberto si è costituita parte offesa, mentre quella di Greta aveva deciso a Novembre di ritirare la sua costituzione a parte civile, dopo aver ottenuto un risarcimento di due milioni e mezzo di lire, mentre per il ragazzo di un milione e 300 mila.
Anche il Comune di Salò aveva deciso di non essere più parte offesa, dopo aver raggiunto un accordo con l’assicurazione del motoscafo con a bordo i due turisti: la società tedesca ha promesso al Comune un impianto radar per monitorare il traffico nautico.
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Parole dure da parte del papà di Umberto: “Solo loro sanno cosa è successo quella sera, ubriachi o no. Io non posso dare giudizi, la loro coscienza rimarrà tutta la vita. Questo dolore rimarrà a loro come rimarrà a me“. “Non possiamo fare altro che accettare il giudizio – hanno invece detto i genitori di Greta Nedrotti – la legge italiana è questa. La nostra condanna è iniziata lo scorso 19 giugno“.
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