Aumenti benzina e diesel, presidente Ascenzo (Codacons) a Free.it | “Taglio accise è solo primo passo. Ora serve anche…”

Da oggi entra in Gazzetta Ufficiale il provvedimento del governo, varato lo scorso venerdì dal Cdm, sul caro benzina. E’ previsto un taglio delle accise di 25 centesimi fino al 30 aprile. E da domani il provvedimento entra in vigore. Alla pompa, dunque, si dovrebbe trovare di nuovo il carburante al di sotto dei 2 euro. Ma quanto ha inciso l’aumento folle di queste settimane? E quando davvero è risolutivo l’intervento del governo. Al quotidiano online Free.it Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons.

Da domani il prezzo di benzina e diesel dovrebbe tornare sotto i due euro. Dopo quasi tre settimane di aumenti incontrollati  che hanno portato il costo del carburante anche sopra i 2,50. Nelle scorse settimane erano stati gli autotrasportatori a protestare per l’insostenibilità dei rifornimenti e poi anche i cittadini, che hanno speso fino a 130 euro per un pieno. Il tutto con un effetto domino su tutta l’economia italiana. Il governo ha stabilito delle misure per il taglio dei costi e il provvedimento entra oggi in Gazzetta Ufficiale. Ma quanto si risparmierà con il taglio di 25 centesimi? Al quotidiano online Free.it Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons.

Taglio benzina
Aumenti benzina e diesel, presidente Ascenzo (Codacons) a Free.it Taglio accise è solo primo passo. Ora serve anche…

Il costo del carburante di queste settimane che effetto ha avuto sul mercato?

Intanto abbiano analizzato l’impatto sulla spesa che andranno a sostenere le famiglie. Perché, lo sappiamo tutti, in Italia il trasporto delle merci avviene prevalentemente su gomma. E quindi l’aumento dei carburanti ha comportato un aumento dei prezzi dei beni alimentari di prima necessità. Sulla verdura abbiamo stimato un + 16%, pasta +14%, la frutta + 6% e anche i prodotti ittici sono aumentati del 10%. Il tutto complessivamente costerà alle famiglie 374 euro in più all’anno. Questo si somma agli aumenti che già nei mesi precedenti avevamo visto su tutti i livelli. Un vero salasso”.

Da domani ci sarà un risparmio di 25 centesimi. Cosa ne pensa?

“Certo, 25 centesimi in meno è un primo passo, ma intanto noi del Codacons aspettiamo l’esito delle indagini. Sono state avviate indagini sia dell’Antitrust, sia del Garante della concorrenza e del mercato insieme con le Procure e la Guardia di Finanza. Solo una settimana fa la procura di Roma aveva aperto un fascicolo contro ignoti per i rincari dei carburanti. Perché siamo sicuri, e il ministro Cingolani lo ha confermato, che ci sono state truffe e speculazioni. E infatti nel corso di una settimana si sono aggiunte le indagini di altre procure, da nord a sud.  Da Cagliari a Belluno, Prato, Ancona, Milano, Napoli”.

Le indagini delle procure hanno portato a degli effetti?

“Intanto nel weekend, forse anche per l’effetto provvedimento del governo, alcune compagnie hanno già abbassato i prezzi. Alcuni hanno attuato una diminuzione dei costi per benzina e diesel di 5-8 centesimi.

Aumenti benzina e diesel, presidente Ascenzo (Codacons) a Free.it “Risparmio anche di oltre dieci euro…”

Se poi si aggiungono gli sconti, chiamiamoli così, del governo, il prezzo del carburante al distributore dovrebbe tornare indietro di qualche settimana, quindi al di sotto dei 2 euro”.

Taglio benzina
Aumenti benzina e diesel, presidente Ascenzo (Codacons) a Free.it Taglio accise è solo primo passo. Ora serve anche…

Quanto sarà il risparmio?

“Abbiamo calcolato un risparmio sul pieno di carburante di circa 15 euro. Speriamo che anche le compagna, stimolate dalle misure, possano continuare ad abbassare i prezzi alla pompa”.

Siete soddisfatti delle misure del governo?

“Sicuramente non bastano. Sono anni che sentiamo ripetere da politici di tutti gli schieramenti che bisogna fare un intervento sulle accise. Speriamo che questa sia l’occasione buona per avviare un discorso serio ed evitare che ogni qualvolta si presenta un evento drammatico, dal Vajont, l’alluvione di Firenze fino alla guerra in Ucraina, si applichino rincari incontrollati.  Sarebbe il caso di smettere di considerare il consumatore come un limone da spremere”.

L’intervento del governo ha una validità limitata al 30 aprile. Cosa succederà dopo?

“E’ chiaro che apprezziamo lo sforzo del governo per l’intervento sull’urgenza. Ma è necessario intraprendere riforme strutturali dall’energia ai carburante. Non sappiamo con la fine delle misure d’urgenza cosa possa accadere al mercato, sicuramente c’è stata una speculazione. Altrimenti non si spiegherebbe cosa è successo e non si spiegherebbero anche le parole di Cingolani. Speriamo che sia l’occasione di fare davvero una riforma strutturale, sia nel settore dei carburanti, sia nel settore delle rinnovabili”.

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