Da domani entra in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto energia varato lo scorso venerdì dal Consiglio dei Ministri. Sono previsti tagli al costo della benzina e alle bollette. Ma di quanto sono stati tagliati i prezzi alla pompa? Quanto davvero si risparmierà?
Fare il pieno di carburante sarà meno doloroso. Da domani, infatti, entra in Gazzetta Ufficiale il decreto approvato venerdì dal Consiglio dei ministri per gestire gli amenti spropositati. Al centro della discussione del governo, il caro benzina e il caro energia che da mesi ormai, già prima della guerra in Ucraina, tartassa gli italiani. Il nuovo decreto, dunque, prevede una tassa del 10% sui profitti in eccesso delle aziende energetiche, una riduzione di 25 centesimi al litro sul costo della benzina, taglio delle bollette a 5,2 milioni di famiglie, aiuti alle imprese.
Le misure entreranno in vigore un po’ per volta. Quella che scatta per prima è quella sulla benzina. Entrerà in vigore da martedì 22 marzo, quando alla pompa, la benzina costerà meno di 2 euro al litro, con un taglio delle accise di 25 centesimi. Secondo quanto deciso dai ministri, la tassa sugli extraprofitti la dovranno pagare “produttori, distributori, venditori e importatori di energia elettrica e gas e dei soggetti che svolgono attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi”. Così si legge nel documento varato dal Cdm che, tra le altre cose, prevede anche un’esenzione di 200 euro sui buoni benzina che le aziende danno ai dipendenti. Valido per tutto l’anno 2022.
“Tassiamo una parte dei profitti straordinari che i produttori stanno facendo in seguito all’aumento delle materie prime. Distribuiremo questo denaro alle imprese e alle famiglie che si trovano in difficoltà”, ha spiegato il premier Draghi. Ma il taglio del costo della benzina varrà solo per un mese, praticamente. Dal 22 marzo al 30 aprile. E dopo?
Intanto, da martedì, dunque, la benzina dovrebbe costare 1,879 euro al litro, il gasolio invece 1,849 euro. Un prezzo comunque elevato, ma sicuramente meno alto di quanto è stato in questi giorni, quando è schizzato anche a 2,30 euro. E il risparmio, per gli italiani, sarà evidente. Secondo il Codacons, si potranno spendere anche 15 euro in meno su un pieno. Il piano di riduzione dei costi del governo non è piaciuto a tutti. Per molti, non è abbastanza. Su questa linea anche Confindustria. “Ci aspettavamo un provvedimento più incisivo da parte del governo. La riduzione di 25 centesimi al litro del prezzo di benzina e gasolio, oltre a essere poco più che simbolica, vale per di più solo un mese. C’è grande delusione“. Lo ha detto il vice presidente dell’associazione degli industriali Maurizio Marchesini in una intervista al Sole24ore.
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