In Ucraina ha lasciato i panni dell’artista per vestire quelli del militare, così è morto sul campo di battaglia il primo ballerino dell’Opera di Kiev. Un altro nome noto che si aggiunge alla lista crescente delle star vittime della Russia
Lei, Anastasia Gurskaya, è riuscita a salvarsi dalle bombe sulla capitale ucraina. Lui, Artem Datsishin, primo ballerino dell’Opera di Kiev e partner artistico di Anastasia non ce la fatta. È caduto sotto il peso della mimetica.
Quella divisa militare indossata per dare una mano alla sua madre patria e affrontare le forze nemiche russe ora giace a terra.
Colpito dai missili russi solo due giorni dopo l’inizio della guerra, Datsishin si è spento in ospedale tre settimane dopo.
Ucraina: dal palcoscenico alla guerra, così è stato ucciso l’artista
Il mondo dell’arte lo piange. Ciò che resta dopo la morte di Artem Datsishin, primo ballerino dell’Opera di Kiev, è la commozione sui social dei tanti fan che lo ammiravano.
La sua vita si è spenta a soli 43 anni. Datsishin era tra i più apprezzati ballerini sulla scena mondiale. La sua arte è stata applaudita ne Lo schiaccianoci, La bella addormentata nel bosco, Giselle e Romeo e Giulietta, solo per citarne alcuni.
Il direttore dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, Anatoly Solovyanenko lo ricorda così: “Grande artista e uomo meraviglioso, non riesco a esprimere il dolore che sento per il mio amico”.
Ma il dolore per questa immensa perdita, l’ennesima in Ucraina, travalica i confini nazionali. Il cordoglio arriva anche dal coreografo russo, Alexel Ratmansky: “E’ un dolore insopportabile”.
Ad unire russi e ucraini nel nome della pace è il teatro San Carlo di Napoli, che il 4 aprile ospiterà alcuni tra gli artisti più importanti dei due Paesi nel “Balletto per la pace”.
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Oltre alla morte del primo ballerino ucraino, sotto i bombardamenti caduti a Kiev, molte sono le “stelle” che si sono spente. È il caso dell’attrice Oksana Shvets, 67 anni, nota in Ucraina per il suo lavoro in teatro e in tv.
Altro nome noto in patria a perdere la vita è l’attore Pasha Lee, ucciso all’inizio del mese di marzo mentre difendeva, secondo un post su Facebook pubblicato dall’Odessa International Film Festival, il suo paese dalle truppe nemiche russe.
