Il Consiglio dei ministri, con all’ordine del giorno le misure per contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi ucraina, è stato preceduto da una cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione di maggioranza.
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi ucraina.
A conclusione della riunione odierna il premier Mario Draghi ha parlato a lungo nel corso di una conferenza stampa per analizzare le nuove misure prese dal Governo in materia economica per arginare la crisi generata dalla guerra in Ucraina. “Il provvedimento che abbiamo discusso in Consiglio dei ministri ha trovato unanime sostegno” ha esordito Draghi al termine del Consiglio dei ministri.
“Le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro che si aggiungono ai 16 miliardi spesi negli ultimi 6 mesi” ha aggiunto il premier.
Draghi: “Provvedimenti importanti per dare risposte al Paese”
“Abbiamo preso provvedimenti importanti per dare risposte al paese per la guerra in Ucraina: aiutiamo cittadini e imprese a sostenere rincari energie con attenzione ai bisognosi e imprese esposte” ha continuato Draghi nel corso della conferenza stampa post Consiglio dei ministri.
#ConferenzaDraghi: rateizzazione delle bollette fino a due anni; aumento e istituzione di nuovi crediti d’imposta sul costo di #energia e #gas per le aziende; fondi per aiutare autotrasporto, agricoltura, pesca; rifinanziamento la cassa integrazione per le aziende in difficoltà
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) March 18, 2022
Il premier ha anche annunciato che saranno tassati “una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà“.
“A differenza i scorsi provvedimenti – ha continuato Draghi – gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati da bilancio pubblico ma da aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro a imprese e famiglie in difficoltà“.
Draghi ha anche voluto sottolineare alcuni dei principali provvedimenti: fino a fine aprile il prezzo alle pompe di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Sarà aumentato da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti delle bollette, che pagheranno l’energia come estate scorsa. Alzato il tetto Isee da 8mila a 12mila euro, includendo 1,2 milioni di famiglie in più rispetto al provvedimento precedente.