Con il decreto energia lo stato ha pensato di venire incontro alle esigenze di cittadini e imprese. La decisione dell’esecutivo.
Mentre le bollette aumentano, il governo ha deciso di scendere in campo per bloccare il problema che sta bloccando l’economia. Tramite il decreto energia si è scelto di andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese, stretti nella morsa degli aumenti. Un vero e proprio caos economico, causato, anche, dalla guerra fra Russia e Ucraina, che ha portato al rialzo dei prezzi delle materie prime.
Il problema degli aumenti ha colpito benzina ed energia, in particolar modo, ma ora si è deciso di affrontare a pugno duro la questione. Infatti, l’esecutivo è riuscito a ridurre le accise per andare incontro agli automobilisti che fanno il pieno. Vi sarà, quindi, una riduzione del 10%. Si è scelto anche di aiutare gli enti locali ad affrontare il problema dei migranti ucraini.
La finanziaria della Cassa Depositi e Prestiti scende in campo per poter sostenere le imprese che hanno problematiche di costi energetici. Sono 35 gli articoli che il governo ha redatto, con il nome “Misure urgenti per fermare gli effetti economici e umanitari della crisi nata in Ucraina“.
Il decreto energia permetterà di rateizzare le bollette alle imprese e di elargire bonus benzina
Il governo guidato da Mario Draghi permetterà alle imprese di rateizzare le bollette di maggio e giugno, fino a un massimo di 24 rate mensili. Dai fornitori Sace, di energia e gas, sono stati permessi questi piani.
Questo sarà consentito solo a favore di imprese con sede in Italia e con contratto stipulato con gestori con la stessa prerogativa. Infatti, si parla di un bonus di 200 euro per ovviare al caro benzina, avvenuto in questo ultimo periodo. Ma non solo le imprese avranno benefici da questo decreto, ancora in bozza. Anche i cittadini potranno avere alcuni agevolazioni.
Questi verranno versati da parte delle imprese e a favore dei dipendenti. Inoltre, si sta valutando di aiutare 5 milioni di famiglie italiane, soprattutto grazie al controllo dell’Isee. A loro sarà consentito di ricevere il bonus sociale, elargito, oggi, a 4 milioni di famiglie.
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Per un controllo generale su queste questioni, sarà costituito un garante per la sorveglianza dei prezzi. Le sanzioni saranno molto alte e partiranno dai 500 fino ai 5 mila euro. Per i famosi furbetti, quindi, non sarà facile farla franca.