Profughi Ucraina, tragedia per una donna che scappava dalla guerra appena arrivata in Italia | I figli hanno assistito alla scena

Della guerra a cui stiamo assistendo, la parte più tragica sono sicuramente le storie umane di uomini e donne che scappano in cerca di un destino migliore. Quello che non ha trovato, neanche nel nostro Paese, una giovane mamma ucraina.

Le tragedie umane sono in questa guerra, quelle che toccano più profondamente i cuori di tutti. Mamme e bambini che scappano dalle bombe portandosi dietro un’intera vita dentro uno zainetto, in cerca di un rifugio sicuro per i propri figli.

Profughi Ucraina, tragedia per una donna che scappava dalla guerra

Quello che è successo stamattina è una delle tante storie che lasciano sgomenti e senza parole. Quella di una donna, Natalia Kretova di 45 anni, che ha camminato e viaggiato per giorni pur di arrivare in Italia portandosi dietro i suoi due bambini di 10 e 12 anni. Scappava dalla guerra come tante altre, e aveva trovato un pullman che l’avrebbe portata in Italia, nonostante nel nostro Paese non avesse nessuna conoscenza.

Mamma e figli erano saliti sul pullman al confine con la Polonia, con altri profughi provenienti dall’Ucraina. Dopo un lungo viaggio, durato circa 30 ore, era arrivata a Roma in Piazzale 12 ottobre 1492 in mattinata. Non appena scesa dall’autobus si è però accasciata improvvisamente a terra sotto gli occhi dei suoi due figli. In un primo momento si e pensato ad uno svenimento dovuto alla troppa fatica, ma visto che non si riprendeva sono stati chiamati i soccorsi.

Profughi Ucraina, tragedia per una donna che scappava dalla guerra: l’arrivo dei soccorsi

Sul posto è intervenuta immediatamente un’ambulanza con i sanitari del 118 che hanno immediatamente capito che la situazione era grave ed hanno tentato di rianimarla per mezz’ora sul posto.

Profughi Ucraina, tragedia per una donna che scappava dalla guerra con i due figli

Nonostante le manovre, la donna non ha mai ripreso conoscenza ed è morta proprio dopo aver fatto pochi passi in un Paese che l’aveva salvata dalla guerra, ma non dal malore che l’ha colpita. Arrivava dalla città di Čerkasy, dove aveva lasciato il marito e papà dei bimbi, a combattere contro i russi. Si è trattato probabilmente di un infarto, ma sono in corso accertamenti per capire con esattezza le cause del decesso. 

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Da un primo controllo dei suoi bagagli sono stati ritrovati alcuni farmaci che la donna usava, per curare l’ipertensione di cui soffriva. La cosa che ovviamente colpisce di più è il fatto che sia morta davanti agli occhi increduli dei suoi due figli, che sono poi stati accompagnati in una struttura d’accoglienza ad Albano, non lontano dalla capitale. 

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