La morte di Serena Greco è avvenuta il 23 ottobre 2020. A distanza di due anni, i legali del motociclista che la investì causandone il decesso chiedono il patteggiamento di due anni. La famiglia scioccata: “Un’assurdità”
Uno schiaffo morale per i familiari della 38enne Serena Greco, morta nel 2020 investita da un motociclista su via Nomentana, una delle vie più grandi della città capitolina.
I legali dell’uomo che il 23 ottobre di due anni fa sotto effetto di cannabinoidi investì con la sua motocicletta Serena Greco, ora chiedono il patteggiamento a due anni di reclusione.
Il marito della vittima, Alessandro Di Agostino, maestro di scherma della Nazionale italiana, ha definito la richiesta avanzata, “un’assurdità”.
Morte Serena Greco: chiesti due anni di patteggiamento per l’uomo che la investì
A processo per la morte dell’ex atleta di scherma, Serena Greco oggi c’è oggi l’uomo che causò la sua morte, la cui difesa ha chiesto alla procura un patteggiamento a due anni di reclusione con pena sospesa.
I familiari della vittima, sconcertati per l’ipotesi avanzata dall’avvocato dell’imputato hanno espresso tutta la loro rabbia. Eppure per quanto assurda, una possibilità concreta che il patteggiamento avvenga esiste.
Il marito di Serena, Alessandro Di Agostino ha detto: “Da questo si deduce che ormai non ci sono più regole. Tutti possono anche uccidere, tanto si resta impuniti. I nostri figli se capiranno che tutto è possibile perché dovrebbero rispettare le regole?”.
Quello che fa inorridire è che al momento dell’incidente stradale, il motociclista, passato con il rosso a tutta velocità, una volta fermato dai carabinieri dopo il fatto è stato sottoposto a vari test tossicologici risultando positivo a quello della cannabis.
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Una morte violenta per Greco, aggravata, oggi dalla possibilità di uno sconto di pena detentiva per l’uomo. Il motivo del patteggiamento, secondo la difesa è il riconoscimento dell’attenuante speciale prevista dalla legge n° 589 bis comma 7, ovvero il concorso di colpa della persona offesa.
In pratica i legali dell’imputato sostengono che Serena avrebbe avuto una parte di responsabilità nell’incidente.
I familiari della vittima dovranno ora aspettare il 3 maggio, data in cui il pubblico ministero dovrà decidere se accettare o rigettare la proposta della difesa. I legali della famiglia Greco fanno sapere: “Ci auguriamo che l’ipotesi avanzata dall’accusa venga rifiutata. L’unica colpa di Serena è stata di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato”.