Ucraina, per il presidente Zelensky la terza guerra mondiale potrebbe essere già iniziata

Si continua a lottare in Ucraina dove le maggiori città sono continuamente bombardate. Presa di mira pesantemente anche Kiev. Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accusato l’omologo russo Wladimir Putin di essere un “criminale di guerra”.

Un accusa pesante che ha provocato la reazione anche del Cremlino. Tutto questo mentre il presidente ucranino Zelensky continua a chiedere una “No fly zone” sull’Ucraina per evitare che le sue città vengano rase al suolo.

Ancora bombardamenti sulle città ucraine

Una richiesta respinta dai leader europei e soprattutto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, preoccupati che possa portare alla terza guerra mondiale.

Secondo il capo di stato ucraino la terza guerra mondiale, però, potrebbe essere già iniziata. Lo ha detto in un’intervista alla Nbc nella serata di ieri, ora dopo il suo intervento al Congresso americano.

L’esito dell’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo deve ancora essere deciso, ma è possibile che la sua decisione abbia già avviato una guerra globale su vasta scala“, ha detto Zelensky al Nbc Nightly News, rispondendo alla domanda sulle preoccupazioni del presidente Usa Joe Biden. “Lo abbiamo visto 80 anni fa, con la seconda guerra mondiale…“, ha aggiunto.

Ucraina, i russi hanno preso di mira la città di Sarny

L’esercito russo intanto ha bombardato Sarny. Il governatore di Rivne Oblast, Vitaliy Koval, ha affermato che i russi hanno preso di mira un’infrastruttura militare a Sarny, una città situata a circa 60 chilometri dal confine bielorusso. Finora non sono state segnalate vittime.

Ma l’esercito russo, nonostante i continui attacchi ai centri abitati ucraini, conta migliaia di vittime. Sono almeno 7.000 i soldati russi morti in 21 giorni di guerra. La stima – riportata dal New York Times – è stata elaborata da fonti Usa.

LEGGI ANCHE > 280 milioni bruciano nel termovalorizzatore | La fine delle mascherine di Arcuri fa rabbia

I soldati russi rimasti feriti nei combattimenti sono invece oltre 14.000, molti dei quali sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia.

Gestione cookie