Tra le tantissime vittime della guerra in Ucraina anche i militari rientrano tra questi e i russi piangono i propri soldati morti tra bombardamenti e l’azione ucraina. 498 sono i caduti che hanno perso la vita da inizio conflitto
Quanti sono i militari russi che sono stati uccisi in Ucraina? Un dato preciso non si ha perché in Russia è un reato penale segnalare qualcosa di diverso dalle cifre ufficiali.
Secondo le informazioni diffuse dal ministero della Difesa russo, i soldati caduti in guerra ammontano a circa 498. Numeri che si fermano al 2 marzo, quindi due settimane fa.
Nell’operazione che il Cremlino ha definito “operazione militare speciale” a piangere le bare drappeggiate di rosso ora sono i parenti dei militari. Mosca vuole che tutta la Russia creda che i propri soldati in Ucraina siano eroi e che l’offensiva russa sia un atto di autodifesa. Ma non è così.
Ucraina, anche i russi piangono: morti 498 militari da inizio guerra
La Bbc riporta il commento fatto in una recente edizione del Tg di punta della TV di stato russa nel quale il conduttore dipinge una realtà distopica nella quale è l’Ucraina ad essere dipinta come l’aggressore.
Il conduttore afferma che se la Russia “non fosse intervenuta ora, nel giro di tre anni l’Ucraina sarebbe stata nella Nato…Così l’Ucraina, come una bomba nucleare, avanzerebbe di sicuro in Crimea per poi arrivare nella Russia meridionale”.
Ma se è vero che la maggior parte del popolo russo crede a ciò che la tv di Stato manda in onda, fotografando un Putin leader imprescindibile a favore della giustizia russa, è altresì vero che molti russi non supportano l’offensiva putiniana in Ucraina. È il caso del sacerdote ortodosso, Ioann Burdin.
Il quale, recentemente ha pronunciato un sermone contro la guerra e ha espresso le sue critiche sul sito web della chiesa. Come oramai è consuetudine sapere, successivamente padre Burdin è stato arrestato e multato in base alla nuova legge indetta da Putin per aver screditato, con le sue parole, le forze armate russe.
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Intanto, nel cimitero di Kostroma, (Russia) alcuni soldati portano la bara del comandante Mikhail Orchikov caduto in terra ucraina. Ed è un altro dei 498 militari morti per la “patria”.
Nel frattempo il presidente Vladimi Putin afferma che lo scopo della sua operazione militare è “smilitarizzare e de-nazificare l’Ucraina”, come se il governo ucraino fosse invaso dai fascisti.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che quanto sta accadendo in Ucraina “è una guerra all’ultimo sangue per il diritto della Russia di essere sulla mappa politica del mondo nel pieno rispetto dei loro legittimi interessi”. E se a perdere la vita per raggiungere un solo scopo geopolitico sono civili, bambini, donne e militari (russi), poco importa. In fin dei conti, in ballo c’è il potere, no la pace.