Stato di emergenza, le parole di Draghi: cosa succederà davvero

Lo stato di emergenza sta volgendo al termine, lo si evince dalle parole di Mario Draghi. Vediamo cos’ha deciso il Consiglio dei Ministri.

Il presidente del Consiglio ha rilasciato delle importante dichiarazioni in merito alla situazione creatasi per via del Covid-19. In particolare, Mario Draghi ha parlato dello stato di emergenza e di ciò che accadrà nel breve periodo. Insieme a lui si è espresso anche il Ministro della Salute Roberto Speranza, in sintonia con le parole del premier. Le decisioni prese oggi, 17 marzo, sono molto importanti per la popolazione italiana.

Mario Draghi sorridente
Mario Draghi sorridente fuori da Palazzo Chigi (AnsaFoto)

Ormai i cittadini si sono abituati a delle misure che all’inizio sembravano impensabili. Con l’arrivo della pandemia si è partiti con il lockdown, che ha costretto le persone a rimanere dentro le proprie case, se non per motivi strettamente necessari. Con il tempo e la produzione dei vaccini, poi, si è avviata una campagna che è riuscita a coprire gran parte della popolazione, con ben tre dosi.

Il tutto è stato oggetto di critiche pesanti da parte della popolazione, che ha poi reagito seguendo le direttive del governo. Mentre l’economia, per via del lockdown, perdeva vigore, i cittadini si sono impegnati per poterle ridare forza, grazie al continuo supporto verso la piccola impresa, specie ristoranti, bar e gestori di eventi. Questo è stato possibile, secondo ciò che affermano da Palazzo Chigi, grazie alla certificazione verde.

Le parole di Mario Draghi in merito all’emergenza sanitaria

“Gli italiani vengono spesso visti come una popolazione con basso senso civico, ma si sono comportati bene per prevenire i contagi”, ha affermato il premier. Infatti, la situazione, al momento, sembra migliorata, con poca pressione all’interno degli ospedali. “Grazie alle vaccinazioni abbiamo salvato 80 mila persone nel 2021”, ha poi proseguito il Presidente del Consiglio.

Due persone in mascherina
Due persone con le mascherine ffp2 (AnsaFoto)

Dopo i provvedimenti presi oggi dal parlamento, inerenti alla fine dello stato di emergenza, vi è maggior fiducia per la ripresa dell’economia e il recupero della socialità. “Si è puntato a un ritorno alla normalità, che porterà anche la limitazione della didattica a distanza”, ha aggiunto il premier.

La road map, che partirà con la fine dell’emergenza sanitaria il 31 marzo, è stata delineata dal governo. Le mascherine al chiuso saranno tenute fino al 20 aprile ed è stato deciso di sciogliere il Comitato tecnico scientifico, “che ha dato un supporto encomiabile per delle decisioni importanti”, ha aggiunto Draghi. Intanto, la curva pandemica rimane sempre sotto controllo e il tasso di positività è oltre il 15%.

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