Stefano Sensi, la verità sui problemi di coppia con la moglie Giulia Amodio: tutto spiegato in un contributo Instagram della donna.
Stefano Sensi dall’Inter alla Sampdoria: solo un prestito per continuare a ottimizzare quanto di buono visto negli anni in nerazzurro, ma stavolta non è solo il campo a tenere banco. Alcuni calciatori fanno breccia nel cuore degli appassionati anche per le curiosità che riguardano la loro vita privata: i più in voga sono Icardi o Totti (che pur non giocando più da qualche anno raccoglie ancora consensi e curiosità anche grazie alla presunta crisi coniugale con la moglie Ilary Blasi), poi ci sono quelli più sobri.
Tipo Florenzi o De Rossi, di cui è risaputa la situazione privata, ma non ostentano il proprio amore a parte qualche foto sui social nelle occasioni speciali. In questa seconda categoria c’è anche Stefano Sensi, il mediano ha trovato l’amore con Giulia Amodio. Al punto che, dopo i primi tempi di relazione, il legame è diventato sempre più forte fino ad arrivare al matrimonio.
Sensi, crisi di coppia: “Io e Giulia siamo sempre…”
Unione cercata, voluta, sperata e ottenuta. Il sentimento è ancora molto forte, ma c’è chi aveva ipotizzato anche qualche problema coniugale nonostante la reciproca autenticità dei sentimenti. Senza contare che, poi, la Amodio ha sempre sostenuto la sua dolce metà. Al punto da arrivare a difenderla pubblicamente da qualche hater. Il sentimento con Stefano Sensi è solido, l’auspicio è che sia anche duraturo, ma questo sarà il tempo eventualmente a dirlo.
Per ora a prendere posizione è la donna che, su Instagram, risponde ai fan curiosi che chiedono – nell’apposito spazio – se i coniugi avessero già avuto delle piccole crisi. La domanda, benché molto personale, permette alla Amodio di affrontare il tema in maniera diretta evitando qualsivoglia speculazione: “Siamo molto fortunati”.
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“C’è sempre stato rispetto e amore reciproco. Siamo una coppia che litiga molto spesso – ammette Giulia Amodio – ma sempre per cose molto futili. In un’ora si risolve tutto”. Meno di una partita di calcio, dunque, che di minuti ne dura 90. Sensi il triplice fischio al rancore lo chiama prima, con Giulia Amodio sempre pronta al “terzo tempo”.
