Ruby ter, parla il maggiordomo di Berlusconi: “Bunga Bunga? Era discoteca dopocena”

Nell’aula del processo Ruby ter, Giuseppe Brumana, storico maggiordomo di Arcore parla delle visite di Ruby a casa di Silvio Berlusconi. L’ex fidanzato di Ruby Luca Risso in aula il 30 marzo. L’ex compagno Luca Risso in aula il 30 marzo.

Ruby? Di sicuro l’avrò incontrata, ma ad Arcore c’era un bel via vai“. Da una vita alle dipendenze di Silvio Berlusconi, prima come cameriere e poi dal 2009 come maggiordomo, Giuseppe Brumana fa fatica a ricostruire nel dettaglio le visite della giovane marocchina. Per lui quella bella ragazza, arrivata per la prima volta ad Arcore nel febbraio del 2010, era un’ospite come tante.

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Ruby era arrivata ad Arcore ancora minorenne. Per l’accusa avrebbe frequentato la villa di Berlusconi in almeno 8 occasioni.

“Si sapeva che alle cene del dottor Berlusconi c’erano tante ragazze”. “Il Bunga Bunga? Era una discoteca dove si andava dopocena”. Tutto normale, insomma. E Ruby, che quando arrivò a casa del Cavaliere era ancora minorenne? Una delle tante bellezze presenti.

È questa la fotografia che Brumana traccia delle serate a casa del Cavaliere nella sua testimonianza al processo Ruby ter. Il leader di Forza Italia e altre 28 persone sono imputate a vario titolo per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Brumana aveva già testimoniato nei processi Ruby e Ruby bis.

Per lui le “cene eleganti” che da oltre un decennio occupano le prime pagine dei giornali. Per lo storico dipendente di Berlusconi, assunto ad Arcone nel 1997 come cameriere e poi dal 2009 divenuto maggiordomo della villa in Brianza,  in quelle cene non c’era nulla di anomalo. Partecipavano anche parlamentari di Forza Italia, come la senatrice Maria Rosaria Rossi. E proprio il suo difensore, l’avvocato Daniele Monaco, ha chiamato a testimoniare Brumana.

Ruby mai stata ad Arcore per 2 settimane

Le ragazze, dopo le cene “se ne andavano”. Anche la giovane marocchina, che dopo la festa, il 14 febbraio 2010, era tornata in altre 8 occasioni a casa del Cavaliere. Il maggiordomo, rispondendo ad una domanda del pm Luca Gaglio, ha escluso che Ruby si sia trattenuta per due settimane di fila a Villa San Martino. Circostanza confermata dalle indagini e dai processi Ruby e Ruby bis.

Karima El Marough, questo il vero nome di Ruby, “ha avuto accesso ad Arcore per la prima volta il 14 febbraio 2010 e non ci sono mai state 14 serate di fila per lei ad Arcore” sottolinea il suo legale, l‘avvocato Paola Boccardi.  Una ulteriore conferma arriva dall’analisi delle celle telefoniche agganciate dai cellulari degli ospiti di Villa San Martino. Quello di Karima è stato individuato in 8 diverse occasioni, dal 14 febbraio 2010 al maggio 2010, ma mai per un periodo prolungato.

L’ex compagno Luca Risso in aula il 30 marzo

Dopo il maggiordomo di Arcore, hanno testimoniato gli amici e gli ex soci di Luca Risso. L’ex compagno di Ruby ora abita in Messico, ma dagli anni ’90 lavorava nelle discoteche della Riviera Ligure. È stato trai gestori di locali storici, come il ‘Covo di Nord Est’ a Santa Margherita. O di successo – almeno in un certo periodo – come ‘L’Alkbikokka’ di Genova, dove si esibiva la stessa Ruby.

Per gli amici di Genova, Risso anche prima di incontrare la ragazza marocchina era “una persona facoltosa”, spesso offriva la cena o la bottiglia in discoteca a chi era con lui. Indossava ”abiti e scarpe di marca” e al polso aveva orologi Rolex. Vacanze rigorosamente in barca – un anno ne aveva affittata una per la stagione per 15mila euro – e come auto guidava una Porsche, acquistata con un amico.

Una vita brillante, insomma, anche prima del suo fidanzamento con la giovane marocchina, da cui ha avuto una figlia. E prima della loro partenza per Cancun, in Messico, dove Risso abita tutt’ora e gestisce diverse attività. La tesi dell’accusa è che il trasferimento in America centrale e l’alto tenore di vita della coppia, invece, siano stati finanziati con i soldi consegnati da Berlusconi a Ruby in cambio del suo silenzio sulle serate ad Arcore. A fare chiarezza ci penserà lo stesso Risso, che il 30 marzo sarà in aula per rendere dichiarazioni spontanee. Lo stresso giorno deporrà anche il suo socio oltreoceano.

Berlusconi più concentrato sulla festa e sul Monza

Berlusconi e la compagna Marta Frascina Free.it 1280
Per sabato prossimo Silvio Berlusconi e la sua compagna Marta Fascina hanno organizzato una festa di “nozze non nozze”.

Più che sul “Bunga Bunga” e sulle Olgettine, adesso l’attenzione di Silvio Berlusconi è concentrata su altro. Al primo posto vengono la sua squadra, il Monza, di cui non perde una partita. E, ovviamente, la festa di “nozze non nozze” con la compagna Marta Fascina, in programma per sabato prossimo.

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“Meglio, vuol dire che devo occuparmi solo io si questo processo”, dice il suo legale, l’avvocato Federico Cecconi. I medici del Cavaliere, dopo mesi di ripresa dal long Covid ,  “non segnalano particolari elementi di problematicità”.

“Se noi legali lo riterremo opportuno – aggiunge l’avvocato Cecconi – certamente ci sarà la massima disponibilità da parte del dottor Berlusconi a rendere dichiarazioni che riterremo significativa ai fini del completamento dell’istruttoria dibattimentale”. E questo, conclude, “non vuol dire che non posso andare a vedere il Monza”.

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