Italia fuori dall’emergenza | Ministro Speranza: “Ecco i tre punti fondamentali”

Durante il Question time alla Camera, sulle iniziative volte al miglioramento delle prestazioni sanitarie a livello territoriale, il ministro della salute Roberto Speranza, ha centrato i punti fondamentali per uscire dall’emergenza Pandemia e rilanciare il modello salute Italia.

Ha parlato a lungo il Ministro della salute Roberto Speranza, per “raccontare”, dopo due anni di pandemia, i punti fondamentali per portare l’Italia fuori dalla situazione d’emergenza dettata dal Covid. Nonostante in questo momento la curva dei contagi è in risalita, le parole del ministro sono state rassicuranti.

Tre i punti fondamentali su cui si è concentrato, primo tra tutti quello dell’uscita dall’emergenza, poi il focus sui vaccini e, in previsione di una “riorganizzazione sanitaria”. l’opportunità fondamentale fornita del pnnr.Grazie al green pass abbiamo evitato chiusure come invece accaduto in altri Paesi. – ha spiegato il ministro – Domani ci sarà il Cdm che definirà un cronoprogramma di accompagnamento di uscita dallo stato di emergenza che non verrà rinnovato. Noi offriremo un percorso, come sempre basato sull’evidenza scientifica e sul quadro epidemiologico. Se siamo in una fase nuova è grazie alla campagna di vaccinazione e dobbiamo insistere perché ci sono ancora milioni di persone che devono fare la prima dose.Ogni vaccino in più somministrato, è uno scudo che ci consentirà di rendere il nostro paese più forte“.

Numeri importanti, che Speranza ha voluto sottolineare, soprattutto rimarcando l’impegno della popolazione italiana e il suo contributo, anche in termini di sacrifici. “Il green pass ha rappresentato un pezzo essenziale del contrasto al Covid. Ad oggi è stato scaricato 262 milioni di volte nelle sue tre fattispecie. Il 91% over 12 ha avuto prima dose. Sono numeri tra i più alti del mondo”.

Covid, Italia fuori dall’emergenza | Speranza: “Nostro Paese lodato da Fauci”

Proprio in merito a questi, Speranza ha ricordato come: “Proprio ieri Anthony Fauci – direttore dell’Istituto nazionale Usa sulle allergie e le malattie infettive – ha richiamato i risultati importanti ottenuti dall’Italia. A questa mattina siamo a 38.266.573 dosi somministrate di vaccini Contro Covid-19“. 

Questi hanno permesso di arrivare ad importanti risultati anche in termini di chiusure: “Grazie agli strumenti che abbiamo messo in campo insieme al Green pass siamo riusciti ad attraversare la stagione autunno inverno senza chiusure generalizzate. Questa è la verità senza propaganda. Altri Paesi con meno vaccinati di noi, sono stati costretti a misure più dure“.

Covid, Italia fuori dall’emergenza

Ma è anche, e forse soprattutto, al futuro che il ministro ha voluto guardare. Ovvero la “ricostruzione” del sistema sanitario dopo lo sconvolgimento dovuto ai due anni del Covid. In questo anche l’importanza del pnrr. “A due anni dall’inizio della pandemia, siamo a una fase cruciale per il nostro servizio sanitario nazionale, per cui abbiamo risorse che finalmente ce ne consentono il rilancio. In poco più di due anni siamo passati ad avere 10 miliardi aggiuntivi per il Fondo sanitario nazionale, dal pnrr arrivano oltre 20 miliardi e per la prima volta con il Pon Salute, arrivano 625 milioni per il Sud“.

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Le Regioni e la loro necessità di entrare dentro questo processo di “riforma sanitaria”, sono stati un altro punto toccato: “Abbiamo tavoli aperti con loro che quotidianamente provano a intervenire sulle criticità e le questioni aperte. Abbiamo tavoli di confronto che io ritengo particolarmente strategici e importanti, con le forze sociali“.

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