Raggiunto da colpi di pistola al torace mentre usciva dallo Stadio, un ragazzo di 31 anni Alfredo Foggetti, ora versa in gravi condizioni. Gli investigatori della Squadra Mobile non escludono nessuna pista sul ferimento dell’uomo. Il fatto è avvenuto a Cosenza
L’agguato a colpi di pistola è avvenuto davanti lo stadio del Cosenza, in Calabria. Alfredo Foggetti (31 anni), parente di un collaboratore di giustizia di ‘Ndrangheta, è stato così colpito al torace. Versa in gravissime condizioni anche se i proiettili non hanno raggiunto nessun organo vitale.
L’attentato è accaduto nella serata di ieri, dopo la partita di calcio di serie B tra il Cosenza e il Lecce, in via dell’Unità, nel quartiere Andreotta di Castrolibero (Cs).
Ancora non è noto il nome dell’aggressore né il movente che ha spinto l’uomo a sparare con l’intento di uccidere la vittima. Gli investigatori stanno indagando per capire la dinamica dell’agguato e trovare l’attentatore.
Agguato a colpi di pistola: uomo grave a Cosenza
Alcuni colpi di arma da fuoco sono esplosi in mezzo alla gente in prossimità dello Stadio del Cosenza ferendo gravemente un 31enne al torace. L’obiettivo è l’uccisione dell’uomo poiché l’aggressore ha agito a volto coperto.
L’uomo, Alfredo Foggetti, (parente di un collaboratore di giustizia) è stato colpito ieri sera mentre attraversava la strada affollata da macchine e decine di tifosi, appena usciti dall’incontro calcistico.
Approfittando della confusione qualcuno ha aperto il fuoco contro il tifoso cosentino, ferendolo al petto con diversi colpi di pistola. Immediato l’intervento della Polizia e il trasferimento in auto verso l’ospedale dell’Annunziata.
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Arrivato in ospedale, l’uomo è stato subito sottoposto a un delicato intervento chirurgico. I medici riferiscono che il proiettile non ha leso alcuna parte vitale anche se, dai primi accertamenti effettuati, l’aggressore ha sparato con l’intento di freddare l’uomo.
I poliziotti della Squadra Mobile di Cosenza, diretti da Angelo Paduano, stanno interrogando già alcuni testimoni presenti al momento del fatto per risalire all’identità dell’attentatore. Al momento non escludono alcuna ipotesi sulla matrice del ferimento.
La prognosi è riservata, anche se le condizioni di Foggetti risultano molto gravi.