Omicidio Samira, mai trovato il corpo: per l’assassino un pena che fa discutere

Era il 2019 quando Samira El Attar, lasciò la sua casa senza fare mai più ritorno. Il suo corpo non è stato mai trovato, ma un colpevole c’è, ed ora i giudici hanno confermato la sua condanna. 

Una donna di 43 anni, con una figlia piccola che adorava. Era il 21 ottobre, quando Samira El Attar sparisce nel nulla. Accompagna la figlioletta a scuola, in centro a Stanghella, e ritorna a casa in sella alla sua inseparabile bicicletta. È metà mattina quando percorre lo sterrato di via Statale che la porta alla sua abitazione.

Omicidio Samira, mai trovato il corpo: per l’assassino un pena che fa discutere

La donna incontra i vicini di casa, che le danno alcuni vestiti per la figlia, a cui spiega che di lì a poco avrebbe raggiunto una persona per un possibile lavoro. Da quel momento in poi nessuno l’ha più vista. Sparisce nel nulla, e con lei anche il suo cellulare e la bicicletta con cui si spostava. Il marito Mohamed non vedendola tornare, il giorno dopo denuncia la scomparsa. 

Partono le indagini e il caso arriva alla curiosità della cronaca, che scava nella vita della donna e di suoi marito. Le ipotesi che vengono fatte sono molte, un incidente in bicicletta, una fuga della donna dai famigliari in Marocco, un rapimento di matrice religiosa. Tutte le piste però cadono in breve tempo senza un preciso riscontro.

Omicidio Samira, mai trovato il corpo: ma il colpevole c’è

l corpo di Samira non si trova, e i luoghi vicino casa vengono setacciati soprattutto lungo le principali vie tra Stanghella e Solesino. L’ipotesi dell’abbandono volontario cade. La donna non avrebbe mai avrebbe lasciato sola la figlia, che peraltro aveva problemi di salute, e nonostante le sue abitudini “occidentali”, non c’erano mai stati problemi con la comunità musulmana locale.

Omicidio Samira, mai trovato il corpo: per l’assassino un pena esemplare

Le indagini si allargano, e arrivano fino ai corsi d’acqua della Bassa padovana. Si passano al setaccio tutti i casolari, ma della donna non c’è traccia. È però con l’arrivo delle troupe televisive che si fa largo la situazione più evidente, diventata poi la traccia accusatoria, ovvero che della sparizione della donna il colpevole sia suo marito Mohamed.

Omicidio Samira, si fa strada l’ipotesi della gelosia

Si scopre che questo era un uomo la cui gelosia era ben nota nella zona. Escono particolari inquietanti, e Mohamed viene arrestato. Durante il processo emergono nuovi fatti, fino a che non viene condannato alla pena dell’ergastolo. Nonostante il corpo della donna non sia mai stato trovato.

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Ora la Corte d’Assise d’Appello, ha confermato l’ergastolo per il 42enne. Per lui l’accusa di omicidio aggravato dal rapporto coniugale, e occultazione di cadavere. La stessa pena era stata decisa nel giugno dello scorso anno dalla Corte d’Assise di Rovigo

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