Marina Ovsyannikova, scomparsa la giornalista che ha interrotto la diretta del tg della Tv di Stato russa per protestare contro la guerra in Ucraina. L’Unione europea: “Plaudiamo il suo coraggio, milioni di russi non sono a favore della guerra di Putin”. Nel pomeriggio il colpo di scena. Poi la sentenza del tribunale di Mosca
Durante il tg del lunedì sera aveva mostrato un cartello contro la guerra. Ieri Marina Ovsyannikova è stata arrestata, diventando in poche ore simbolo del dissenso contro il Presidente Putin. Oggi l’allarme degli avvocati che da ore tentano, senza risultati, di mettersi in contatto con lei. “Non riusciamo a trovarla”, ha detto il suo legale Dmitry Zakhvatov dopo che in prima battuta gli amici della donna avevano detto che si trovava al Dipartimento di Polizia di Ostankino di Mosca.
Marina Ovsyannikova, scomparsa la giornalista anti propaganda russa: appello della UE“Plaudiamo il coraggio dei cittadini per la pace che osano esprimere la loro opposizione a questa guerra di Putin nonostante tutte le esistenti restrizioni. L’esempio più recente è la giornalista tv russa Marina Ovsyannikova che ha preso una coraggiosa posizione morale e ha messo in luce le bugie e la propaganda del Cremlino in diretta su un’emittente Tv controllata dallo Stato”. Questo il messaggio del portavoce del Servizio di azione esterna dell’Unione europea Peter Stano.
Pochi secondi, il tempo di una fugace apparizione alle spalle della conduttrice Ekaterina Andreeva. Il tempo di urlare “Fermate la guerra! No alla guerra!”, tenendo in mano un cartello con su scritto “Non credete alla propaganda, qui vi mentono”. Per questo gesto la giornalista, che lavora nella redazione del telegiornale di Russia 1, ora rischia grosso.
Marina Ovsyannikova, l’allarme dell’Ue : “Continua l’oppressione del Cremlino, negate libertà basilari”
Oggi di Marina non si sa più nulla, l’unica notizia certa è quella relativa al suo arresto. Poi quindici ore di buio, l’accusa nei suoi confronti dovrebbe essere quella di aver gettato discredito sulle truppe di Mosca attraverso la diffusione di presunte ‘fake news’. E secondo la nuova legge approvata di recente dalla Duma la pena per questo particolare reato può arrivare fino a quindici anni di reclusione.
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“Marina è stata arrestata ed è scomparsa. I suoi avvocati non possono contattarla. L’apparato statale continua la sua oppressione contro l’opposizione interna per la pace negando i diritti e libertà basilari quali la libertà d’opinione e la libertà d’espressione”, dice ancora Peter Stano. “Sappiamo che milioni di russi non sono a favore della guerra di Putin – dice ancora il portavoce – non vogliono che Putin distrugga il loro futuro e il futuro del loro Paese. Per questo, finora, abbiamo visto più di 14mila cittadini russi detenuti in oltre cento russi per il fatto di essersi opposti a questa guerra immorale e illegale contro l’Ucraina“, conclude.
Marina Ovsyannikova al tribunale di Mosca: arriva la sentenza
Dopo ore di grande apprensione per la sua presunta sparizione, un post su Twitter del suo legale riporta il caso Ovsyannikova alla normalità. L’ex giornalista e editor della tv di stato è attualmente sotto processo presso il tribunale Ostankino di Mosca. A darne notizia la Bbc e anche la Cnn che riportano la notizia e citano quanto visto sui social: ovvero una foto che mostra la donna, in tribunale, insieme al sua avvocato sorridente. Dopo poche ore di confronto il giudici del tribunale di Mosca hanno emesso la sentenza: la Ovsyannikova è stata condannata a pagare un multa di soli 30 mila rubli. Poi è stata rilasciata.
Marina Ovsyannikova, who staged an anti-war protest during live TV news prog last night, is appearing in court in Moscow now, charged with “organising an unauthorised public event” (protest). Possible punishments: fine < 30,000 roubles (£200)/community service/up to 10 days jail pic.twitter.com/gOt6tno4no
— Will Vernon (@BBCWillVernon) March 15, 2022