Eurovision Song Contest, la manifestazione – quest’anno – si terrà in Italia. La guerra in Ucraina, però, cambia qualcosa: i dettagli.
Eurovision Song Contest, l’Italia si gioca molto. La manifestazione si terrà dal 10 al 14 Maggio prossimo e avrà come tema centrale la pace. Non poteva essere altrimenti, vista la situazione che sta attanagliando l’Europa e non solo. Il conflitto con i russi ha cambiato le carte in tavola: un’opportunità alla pace passa anche dalla musica. proprio per questo i conduttori e gli addetti ai lavori assicurano che “sarà una manifestazione dove verrà ribadito il concetto di concordia e stabilità con iniziative coordinate”.
L’evento, infatti, porterà anche numerosi turisti a Torino. Quello che spera l‘Italia – fra le altre cose – è proprio di poter rilanciare un settore in sofferenza come il turismo. Indotto rimasto fermo a causa del Covid e anche adesso con la guerra le cose sono tutt’altro che facili per gli esercenti. Al netto delle incognite, la manifestazione si terrà e la mobilitazione comincia già da ora.
Eurovision Song Contest: la guerra modifica la manifestazione
Sul piano della composizione, è possibile già dire che la Russia è stata esclusa: evento che si allinea alle “direttive” degli ultimi tempi dove la compagine viene sistematicamente allontanata da ogni evento o situazione per spingere a trovare un accordo di pace. Nel frattempo ferma la condanna su quanto sta accadendo a Kiyv.
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L’Ucraina, nella fattispecie, è pronta a portare il proprio contributo al concorso. Anzi è data per favorita, dato che gli autori sono intenzionati a portare un brano che inneggi alla risoluzione del conflitto. Torna in auge il cantautorato militante. Anche se, stavolta, l’unica politica che interessa è quella delle risoluzioni: evitare note stonate, in tutti i sensi, è la parola d’ordine.