Abramovich, il suo jet privato atterra a Mosca: ipotesi incontro con Putin?

È atterrato questa mattina a Mosca con il suo jet privato Roman Abramovich. Considerato uno dei sette oligarca russi sanzionati dal Regno Unito settimana scorsa, incontrerà il presidente Putin?

Il jet privato di Abramovich, ex patron del Chelsea Football Club, è arrivato lunedì a Istanbul da Israele, poco dopo essere stato visto all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Ora, l’oligarca russo è atterrato a Mosca. A darne conferma i dati di FLIGHTRADAR24.

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Abramovich, atterrato a Mosca con il suo jet privato (Ansa -Pixabay)

Abramovich compare nella lista britannica come uno dei sette miliardari russi sanzionati da Londra la scorsa settimana. L’oligarca russo, che detiene anche la cittadinanza israeliana e portoghese, ha negato di avere stretti legami con Vladimir Putin.

Una fotografia, scattata da Reuters, mostra Abramovich seduto nella sala VIP dell’aeroporto di Tel Aviv.

Abramovich, rientrato a Mosca con jet privato: incontrerà Putin?

Secondo quanto riportato da una fonte vicina al ministero dei trasporti inglese, lo stesso Abramovich venerdì scorso stava cercando elicotteri e jet appartenenti agli oligarchi russi sanzionati come lui. L’obiettivo era quello di volare in patria il prima possibile?

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Abramovich, atterrato in Russia con jet privato (Ansa)

Il magnate russo è considerato nel testo legale dell’Unione europea contenente il pacchetto di sanzioni, una persona con stretti legami con Vladimir Putin.

Nel testo delle sanzioni si legge che Abramovich “ha avuto un accesso privilegiato al presidente e ha mantenuto con lui ottime relazioni. Questo rapporto con il leader russo gli ha consentito di mantenere la sua considerevole ricchezza”.

Intanto, dal Regno Unito cadono nuove accuse per Roman Abramovich. In modo particolare è la Bbc che prende di mira l’oligarca russo con una vicenda risalente agli anni ’90 quando un giovane Abramovich iniziò a costruire la sua fortuna durante la fase meno chiara delle privatizzazioni post sovietiche.

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In quegli anni Abramovich coltivò relazioni con l’amministrazione del Cremlino, quando alla presidenza della Russia c’era Boris Ieltsin e Putin ancora doveva iniziare la sua corsa al successo.

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