Le forze russe hanno intensificato gli assedi nelle città dell’Ucraina e intanto a Mariupol si contano già 2.500 vittime e 90 bambini morti sotto i bombardamenti da inizio guerra e oltre 100 feriti. L’ONU: i rifugiati salgono a 2.8 milioni
Non si arresta l’onda sanguinaria in Ucraina. Dall’inizio dell’invasione russa sul suolo ucraino sono oltre 2.500 le vittime dei bombardamenti nella città meridionale di Mariupol.
Al bilancio già disastroso si aggiunge un altro dato ancora più struggente: 90 bambini uccisi dalle bombe nemiche e oltre 100 feriti. Dai dati aggiornati delle Nazioni Unite emerge anche il numero di rifugiati ucraini che salgono a quota 2.8 milioni.
È la crisi dei profughi più veloce dalla Seconda Guerra mondiale in Europa. I numeri crescono ogni giorno più alti del precedente. Secondo l’Onu: “Questa gente ha bisogno di tutto: generi di prima necessità, coperte per ripararsi dal freddo, cibo e medicine. Sono soprattutto donne e bambini”.
Una fuga di massa dalla propria terra madre, l’Ucraina ormai ridotta a un inferno dalla forza barbarica della Russia di Putin.
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Ucraina, oltre 2.500 le vittime a Mariupol: 90 bambini morti da inizio guerra
Secondo quanto riportato dai media media internazionali, in Ucraina sono oltre 2.500 le persone che sono morte nella sola città di Mariupol sotto assedio dai russi. A riferirlo il consigliere della presidenza di Kiev Oleksiy Arestovych.
“Oltre 2.500 persone sono state uccise. E questa è una catastrofe alla quale il mondo non ha dato il giusto peso”.
I civili in fuga da Mariupol raccontano di una città ormai inesistente, totalmente nelle mani dei russi. La gente che scappa e i morti per le strade sono scene devastanti che non lasciano neanche il tempo di una preghiera.
Padre Pavel Komashevsky, un prete ucraino, ha detto che nelle zone residenziali gli abitanti vengono bombardati senza pietà, sia di giorno e che di notte. A questa gente manca l’elettricità e i beni di prima necessità (acqua e cibo) iniziano a scarseggiare.
La popolazione, allo stremo, ha iniziato anche a saccheggiare negozi e farmacia. Per chi, poi, decide di fuggire da quell’inferno trova solo rovine e gli unici corridoi umanitari disponibili sono stati abbandonati a causa dei bombardamenti russi.
Intanto, dall’inizio della guerra in Ucraina un dato, rispetto agli altri, è quello più agghiacciante: i 90 bambini uccisi dai bombardamenti e oltre 100 feriti. A darne conferma l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Guardian.
In un comunicato si afferma che il maggior numero di vittime registrato si trova nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr.
Intanto, i rifugiati sono oltre 2.8 milioni e la metà di questi sono bambini. Le Ong umanitarie in merito a questo denunciano già le prime scomparse di minori. I casi di traffico illegale, estorsione e sfruttamento iniziano a farsi sentire. Non contenti del trauma che questi bambini innocenti stanno affrontando, dopo le bombe, i piccoli rischiano di imbattersi anche nella spietatezza dei criminali.