L’Ucraina è ormai da oltre due settimane al centro della guerra con la Russia, ma una bella storia arriva proprio dalle zone di guerra. Il racconto della piccola Keira giunta a Monza per ricevere tutte le cure necessarie.
La guerra in Ucraina passa da storie atroci e da episodi a lieto fine. La storia è quella di Keira, una bambina giunta all’ospedale San Gerardo di Monza da qualche giorno. La piccola è fuggita e ancora vivo il ricordo delle bombe e della distruzione vista con i propri occhi.
Un lungo viaggio con migliaia di chilometri alle spalle per la bambina di cinque anni che è fuggita dalla guerra. Una storia toccante quella di Keira, bambina trasferita dall’ospedale pediatrico di Chernivtsi (Ucraina) e portata in Italia. La piccola soffre di leucemia e ha affrontato un percorso accompagnata da quattro volontari italiani. Un’ambulanza l’ha finalmente portata al sicuro per ricevere cure adeguate.
Guerra Ucraina, bambino arrivano in Italia: la storia di Keira
La bambina è giunta in Italia, così come annunciato dallo stesso Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, con il suo inseparabile unicorno di peluche fra le braccia. Lo scorso 8 marzo la zia della piccola e un gruppo di volontari di Monza Brianza e Milano sono partiti per andare a prendere la bambina. Un viaggio lungo 4 giorni con un’ambulanza, poi finalmente l’arrivo a Monza.
Tante ore di strada passando per vari Paesi, poi l’arrivo tanto atteso. Al confine ucraino c’era anche la sua mamma, ma adesso i quattro volontari sono riusciti a metterla al sicuro e portarla in Italia per ricevere le migliori cure. Un viaggio durato 4 giorni da Monza a Chernivtsi (andata e ritorno) per circa 3.200 chilometri in ambulanza.
Con il passare delle ore e l’avvicinarsi nelle zone del conflitto lo scenario è cambiato. “File interminabili di auto in fuga dall’Ucraina e tanta disperazione“, hanno raccontato i quattro volontari Carmelo, Manuele, Norman e Sergio, autori del lungo viaggio per portare Keira in Italia.
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L’arrivo a Monza per la piccola Keira, i ringraziamenti social
“Un particolare ringraziamento va a Carmelo, Manuele, Norman e Sergio, che hanno affrontato questo lungo viaggio di solidarietà e aiutato a cambiare la vita della bambina, allontanandola da guerra e bombe accompagnandola verso la speranza di un destino migliore“, si legge sulla pagina social del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta di Monza e Brianza).