Terrorismo, 4 arresti: perché nelle intercettazioni parlano dell’Ucraina

È di questa mattina la notizia che 4 persone di origine albanese nelle province di Bari e di Cuneo sono state arrestate dalla Dda pugliese a seguito delle accuse di terrorismo internazionale. Spuntano le intercettazioni che parlano dell’Ucraina

La Polizia di Stato sta eseguendo proprio in queste ore un’ordinanza applicativa di misure cautelari su quattro cittadini di origine albanese ma residenti in Italia da tempo.

Gli indagati sono accusati di terrorismo internazionale. Raccoglievano fondi per finanziare un’attività terroristica di un Imam di una moschea a Tirana, ritenuto vicino all’Isis Daesh. E intanto, spuntano delle intercettazioni risalenti al 2020 dove si parlava già dell’Ucraina.

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Terrorismo internazionale: 4 persone fermate a Bari (Immagine free)

I quattro indagati agivano da tempo nella provincia di Bari e di Cuneo. Intanto, è appena conclusa la conferenza stampa della Dda (Direzione distrettuale antimafia) pugliese per chiarire i fatti.

È scattato il blitz della Digos del capoluogo pugliese denominato “Soldato invisibile” proprio questa mattina a Bari, Adelfia, Rutigliano e in una località piemontese in provincia di Cuneo.

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Terrorismo internazionale: 4 persone arrestate a Bari e Cuneo

Le misure cautelari sono emesse dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta del Procura della Repubblica di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia. I reati commessi dai 4 sono legati al terrorismo internazionale.

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Terrorismo Internazionale: 4 cittadini albanesi accusati dalla Polizia di Stato (Immagine rete)

I particolari sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa di questa mattina (10:30) presso gli Uffici della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Secondo le accuse formulate dalla Dda di Bari, i quattro avrebbero raccolto e inviato denaro per finanziare in Albania l’attività terroristica dell’Imam della Moschea “Xhamia e Letres” a Tirana.

Ai domiciliari sono finiti Yljan Muca, 31 anni, Roland Leshi, 37 anni, Elsio Ramku, 33 anni, Roland Belba, 37 anni. Tutti e quattro residenti nella provincia di Bari.

La persona che avrebbe raccolto il denaro per l’iniziativa terroristica sarebbe Yljian Muca. Mentre, Roland Leshi e Elsio Ramku sarebbero stati gli intermediari. Infine, Roland Belba, con la complicità di altre due persone in Albania, sarebbe stato colui che materialmente avrebbe trasferito i soldi attraverso canali non tracciabili. Solo in un caso il trasporto del denaro sarebbe avvenuto all’interno di un borsone nascosto nel camion a bordo di una nave per l’Albania.

Le intercettazioni del 2020: “Si parlava già dell’Ucraina”

Nel frattempo dagli atti della Procura emergono delle intercettazioni ambientali tra il clan terroristico albanese in cui si discute dell’occidente che chiede il gas dall’Ucraina.

Nelle diverse conversazioni una ha colpito in modo particolare la Dda pugliese. Quella risalente al luglio del 2020 dove vengono analizzate diverse vicende internazionali che, lette ora, con la guerra in Ucraina, fanno pensare. Il procuratore aggiunto di Bari, Francesco Giannella, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, ha dichiarato in merito ai quattro arresti avvenuti oggi:

“Si parla dei Balcani e dell’Ucraina in una visione di contrapposizione estrema tra Occidente e Oriente”. Inoltre, si parla di un’appropriazione dell’Ucraina da parte degli occidentali finalizzata ad appropriarsi del gas ucraino.

Non serve a dare una lettura delle vicende attuali, questo è palese, ma fa capire qual è il substrato culturale e di convinzioni che serpeggia in certi ambienti, che vedono ogni evento internazionale come un evento di contrapposizione estrema tra Occidente e Oriente”.

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