Si apre uno spiraglio per nuovi negoziati tra l’Ucraina e la Russia con la mediazione di Israele. I colloqui potrebbero avvenire direttamente a Gerusalemme.
La Russia potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La notizia è stata diffusa da Jerusalem Post, spiegando di averlo appreso da una “fonte diplomatica” dopo un colloquio telefonico avvenuto oggi tra lo stesso Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Tuttavia, aggiunge la fonte, Israele “non è sicuro” di voler ospitare i colloqui“.
E intanto il presidente ucraino ha chiesto nuovi aiuti all’Europa. La leadership di Mosca sta trasformando la Russia in un Paese isolato come la Corea del Nord, “dove regna la povertà” ha detto Zelensky, che ha ringraziato per l’appoggio internazionale chiedendo però uno sforzo maggiore: “Non è solo per l’Ucraina, è per tutta l’Europa“, ha affermato.
L’esercito russo nel frattempo continua ad attaccare i territori ucraini. I bombardamenti di Mosca hanno colpito almeno nove strutture sanitarie in Ucraina, incluso l’ospedale di Mariupol. E’ quanto emerge da un’analisi del Washington Post. “Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali“, ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.
Il ministro degli esteri ucraino respinge ipotesi “referendum popolare” a Kherson proposto dai russi
Il ministro degli esteri ucraino ha respinto l’ipotesi russa di indire un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell’Ucraina.
За методичкою 2014 року, РФ відчайдушно намагається провести бутафорський «референдум» за «народну республіку» в Херсоні. Підтримка серед людей нульова, тому це повна фікція. Проти РФ мають бути введені жорсткі санкції в разі втілення цих планів. Херсон є і завжди буде Україною.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 12, 2022
L’obiettivo russo è quello di creare una “repubblica popolare” come quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha però denunciato il tutto dichiarando che si tratta di “referendum farsa” da parte dei russi. “Kherson è e sarà sempre dell’Ucraina“, ha scritto Kuleba in un tweet.
L’Ucraina, nel frattempo, ha comunicato all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che la Russia intende assumere il controllo totale e permanente della centrale di Zaporizhzhya, sotto la guida di Rosatom. Lo afferma l’Aiea, sottolineando però che il numero uno dell’azienda russa ha negato l’intenzione.
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infine, secondo quanto ha annunciato la vice prima ministra ucraina Irina Vershchuk, citata dalla Bbc, circa 13.000 civili ucraini sono stati evacuati oggi attraverso i corridoi umanitari. Si tratta di un numero quasi doppio rispetto a quelli evacuati ieri. Nessuno, ha sottolineato la vice ministra, è potuto partire da Mariupol, la città sul Mar d’Azov assediata dai russi e dalle milizie della autoproclamata Repubblica di Donetsk.