Covid Cina, nuovo lockdown e record di contagi: sono oltre 3100

In Cina un nuovo record di casi dovuti al Covid-19 sta allarmando la popolazione. Due città sono finite in lockdown.

Sembra incredibile come nel giro di pochi giorni i numeri di contagiati sia cresciuto in maniera eclatante. Ora in Cina vi è un nuovo record e si è deciso per il lockdown di due città con milioni di abitanti. Quello che sta succedendo è in rotta di collisione con la politica dei “zero casi” annunciata dal governo. Una vera e propria catastrofe sanitaria che sta portando alla costruzione di nuovi locali adibiti alle cure.

Shenzen in lockdown
La città di Shenzen in lockdown vista dall’alto (AnsaFoto)

La variante che sta insinuando il paese in maniera più massiccia è quella estremamente contagiosa e il bollettino odierno si basa su migliaia di casi. Decine di regioni implicate in questa nuova ondata, basata anche su centinaia di asintomatici. La risposta da parte di Pechino è stata immediata, con restrizioni che colpiscono la popolazione e le persone in arrivo dall’estero. La risposta è stata quella di test di massa e chiusura immediata delle città.

Gli abitanti di Shangai, 26 milioni, e quelli di Qingdao, 9 milioni, possono lasciare le rispettive città esclusivamente per motivi di stretta necessità. Devono comunque mostrare un tampone negativo sottoposto entro le 48 ore precedenti.

Il lockdown obbligato nelle città di Shenzen e di Ghangchun

Sono due le città più compromesse in questa nuova ondata di Covid-19 e che sono state costrette a un lockdown forzato: Shenzen e Ghangchun. Quest’ultima possiede 9 milioni di abitanti e si trova nella chiusura forzata da venerdì scorso. Simile la questione dell’altra città, una megalopoli che ospita ben 17 milioni di cittadini ed è situata vicino ad Hong Kong. Qui sono stati bloccati i trasporti pubblici e i residenti sono obbligati a lavorare da casa.

Una costruzione per il lockdown a Shezen
Una costruzione d’emergenza per il lockdown a Shenzen (AnsaFoto)

 

Sono 3.100 i nuovi contagi odierni, riscontrati in 19 regioni, e sembrano dovuti in maggior parte alla variante omicron. Quando soltanto una settimana fa se ne contavano poche decine. Di questi, 1.315 sono asintomatici.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Covid, il virologo Pregliasco a Free.it, Giusto non indossare più la mascherina perché…”

Sono state chiuse anche scuole ed università ed eretti degli ospedali di emergenza con migliaia di letti, a disposizione delle persone che necessitano di ospedalizzazione. Sembra un ritorno al passato, che nessuno si auspicava. Una vera e propria spada di Damocle che è eretta sulla testa degli stati, sempre in allerta per la pericolosità e il contagio repentino della variante omicron.

Gestione cookie