A Kiev, capitale dell’Ucraina, è stata bombardata una moschea che ospitava civili a Mariupol. A darne notizia il ministro degli Esteri ucraino con un tweet del vice ministro Emine Dzheppar. Intanto, le proteste dei cittadini di Melitopol a seguito dell’arresto del sindaco della città ucraina
Il bombardamento alla moschea di Kiev è avvenuto nella tarda serata di ieri. La struttura che ospitava civili a Mariupol è stata presa d’assalto dalle bombe russe. Tra i feriti anche bambini che si stavano rifugiando dalle bombe. A rendere pubblico il nuovo evento tragico il ministro degli Esteri ucraino su twitter con un post della vice ministro Emine Dzheppar.
I russi avrebbero bombardato una moschea costruita in memoria di Solimano il Magnifico a Mariupol. Nella struttura sarebbero stati presenti, oltre ad adulti e bambini, anche dei cittadini turchi. Il fatto sarebbe avvenuto nella tarda serata di ieri.
E intanto, sono diverse migliaia le persone che in queste ore hanno assediato la sede del municipio di Melitopol per richiedere il rilascio del sindaco della città arrestato dalle forze armate russe.
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#Mariupol 🇺🇦
Tam şu anda 🇷🇺 ordusu Kanuni Sultan Süleyman ve Hürrem Sultan anısına yapılmış Muhteşem Cami’yi bombalıyor.
Camide Türk vatandaşları dahil birçok yetişkin ve çocuk bombardımandan saklanıyor. pic.twitter.com/rwAuDZ63k1— Emine Dzheppar (@EmineDzheppar) March 11, 2022
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Ucraina, moschea bombardata e la protesta cittadina di Melitopol contro l’arresto del sindaco
Alle bombe cadute sulla moschea di Kiev si aggiungono le proteste dei cittadini di un’altra città nel sud dell’Ucraina, Melitopol.
Dopo l’arresto del sindaco della città, Ivan Fedorov, sono oltre 2.000 le persone che si sono riunite davanti alla sede del Municipio di Melitopol per protestare e chiedere l’immediata scarcerazione del primo cittadino ucraino.
A riportare la notizia la Cnn, con un video in cui si nota la gente ripetere: “Libertà per il sindaco Fedorov”.
