La guerra in Ucraina non cessa e la Turchia prova ad organizzare un confronto fra Lavrov e Kuleba: cosa è stato detto e qual è l’esito finale.
Si è tenuto in Turchia l’incontro fra i ministri degli Esteri dei due Paesi in guerra. Da un lato Sergei Lavrov, dall’altro Dmytro Kuleba, in entrambi i casi spazio al confronto su quanto sta accadendo nelle varie città colpite dai bombardamenti. Sono migliaia le vittime fra civili e militari, adesso è tempo invece di uno scambio di opinioni dal vivo fra Russia e Ucraina.
Diversi gli argomenti analizzati durante i vari interventi di Lavrov e Kuleba. Il vertice non è stato certamente sereno visto che i dialoghi fra le parti non sarebbero così eccelsi, lo si vede chiaramente dai negoziati in Bielorussia. Il governo turco ha incontrato prima del confronto generale entrambe le delegazioni giunte ad Antalya.
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Ad intervenire subito è stato Dmytro Kuleba che ha parlato dei colloqui e annunciato di voler continuare il confronto in Bielorussia. Intanto Volodymyr Zelensky ha accusato il governo guidato da Vladimir Putin “di mostruose atrocità con donne e bambini sotto le macerie“, commenta il presidente ucraino. Secondo quanto riportato dalla Russia, l’esercito avrebbe sostenuto che “nell’ospedale c’erano delle postazioni militari“.
“Ho insistito sulla necessità urgente di consentire l’aiuto umanitario per Mariupol e un cessate il fuoco di 24 ore. Sfortunatamente, Lavrov sembrava essere venuto per parlare, non per decidere. Spero che riporterà le richieste dell’Ucraina a Mosca“, ha commentato Kuleba su Twitter.
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Kuleba ha comunque annunciato che l’Ucraina non si arrenderà all’avanzata russa, parlando di nessuna alternativa alla negoziazione avviata da poco tempo in Bielorussia. I negoziati intanto vanno avanti e quindi l’incontro di Antalya (Turchia) si sarebbe chiuso con i ringraziamenti rivolti al presidente turco Recep Tayyip Erdogan per il faccia a faccia organizzato fra i due Paesi in guerra, ma con un sostanziale “arrivederci”.
Intanto gli Stati Uniti sono tornati al centro della polemica. A parlare degli USA è stato Vladimir Putin che ha criticato la gestione del governo di Joe Biden. “Le forniture di petrolio russo al mercato statunitense non superano il 3 per cento. Si tratta di una quantità trascurabile ed i loro prezzi stanno crescendo“, ha sottolineato Putin. Il presidente russo ha inoltre dichiarato che l’incremento dei prezzi del greggio non avrebbe a che fare con il divieto di importazione del petrolio russo.
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