L’assedio russo in Ucraina continua, mentre le truppe di Zelensky provano a resistere. Intanto continua l’esodo dei cittadini ucraini che stanno tentando di lasciare le loro città per mettersi in salvo.
Le lunghe giornate di lotta non si interrompono, nonostante gli annunci di tregue momentanee per permettere alla popolazione ucraina di abbandonare il Paese. Mentre la Russia rischia il default a causa delle sanzioni internazionali si continua a combattere sui territori ucraini, con alcune città sotto pressione dell’esercito di Mosca.
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Una pressione che però non ha avuto l’effetto desiderato dal presidente russo Vladimir Putin alla vigilia dell’invasione.
Ucraina, secondo il Pentagono il morale delle truppe russe è basso a causa degli scarsi risultati ottenuti fin’ora
⚡️ CIA Director: Putin is not crazy.
However, Putin’s increasing isolation and insulation from conflicting views make him “extremely difficult to deal with,” said William Burns.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 8, 2022
Gli Stati Uniti stimano che almeno l’8%-10% degli asset militari russi usati nell’invasione dell’Ucraina sia stato distrutto o reso non operativo. Lo riferisce la Cnn citando una fonte Usa vicina alle ultime notizie intelligence. Si tratta di tank, aerei, artiglieria e altro materiale bellico. E a nord di Kiev le truppe russe restano in stallo mentre nell’Ucraina meridionale hanno fatto qualche progresso ma sono afflitte da un morale basso e da problemi logistici e di sostentamento.
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E’ il quadro dipinto dal Pentagono, secondo cui gli invasori continuano a trovare una forte resistenza da parte degli ucraini. Stando alla difesa americana, i russi stanno cercando di attaccare la capitale ucraina anche da est ma sono a circa 60 km di distanza. A sud Mariupol è “isolata” ma combatte ancora, mentre sembra che Mosca valuti di attaccare il porto di Odessa da terra: un’operazione che potrebbe essere affiancata da un blitz anfibio. Finora Mosca ha lanciato quasi 670 missili che hanno colpito aree abitate da civili.