Abusi su pazienti, si aggrava posizione del ginecologo di Bari: le novità

Sono emerse novità sull’indagine di un ginecologo a Bari accusato di aver compiuto abusi su pazienti: adesso è tempo di nuovi dettagli sulla vicenda.

Abusi su pazienti a Bari
Abusi su pazienti, si aggrava posizione del ginecologo di Bari: le novità (Immagine Rete)

Sul caso del ginecologo Giovanni Miniello è stato aperto un fascicolo. L’uomo si trova ai domiciliari dallo scorso 30 novembre. L’accusa nei riguardi del professionista è quella di violenza sessuale aggravata. Il ginecologo avrebbe violentato due pazienti, molestandone altre anche durante le visite. Sarebbero 16 le presunte vittime che avrebbero testimoniato, così come evidenziato dalla Procura di Bari.

Attualmente l’inchiesta è costata gli arresti domiciliari per il ginecologo, così come disposto dal giudice per le indagini preliminari Angelo Salerno. Proprio il gip avrebbe disposto un’integrazione dell’incidente probatorio con l’esame di nuove pazienti.

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Ginecologo accusato di abusi su pazienti, le indagini sulla condotta di Giovanni Miniello

Abusi su pazienti
Ginecologo accusato di abusi su pazienti, le indagini sulla condotta di Giovanni Miniello (Immagine Pixabay)

Durante le ultime settimane gli inquirenti avrebbero ascoltato quattro persone, così da inserire tutte le denunce in un unico procedimento con gli stessi reati. Le donne avrebbero raccontato di aver ricevuto dal medico diverse proposte di rapporti sessuali per la cura del papillomavirus. In altri casi si sarebbe invece parlato di una presunta prevenzione al tumore dell’utero. Fatto sta che le presunte violenze sarebbero avvenute diverso tempo fa, ma sarebbero ancora perseguibili.

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La Procura di Bari aveva comunque chiesto di ascoltare tutte le presunte 16 vittime, il giudice avrebbe invece scelto di ascoltarne sei. Le altre dieci testimonianze sarebbero giunte in ritardo e quindi non più procedibili. L’accusa avrebbe evidenziato come due delle sedici visite avrebbero provocato “lesioni personali di tipo cronico consistenti in disturbo da stress post traumatico“. Sempre in questo caso sarebbe stato nominato un perito. Il suo compito è quello di scandagliare il contenuto dei dispositivi mobili sequestrati al ginecologo.

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