Pakistan, attentato dinamitardo al presidente: il bilancio è grave

Un attentato dinamitardo in Pakistan ha causato alcuni morti e tantissimi feriti. Presa di mira la scorta del presidente.

Un'indipendentista porta la bandiera del Pakistan
Un indipendentista con la bandiera pakistana (AnsaFoto)

Quello che è successo non è nuovo da queste parti, dato che solo pochi giorni fa era avvenuto un gesto simile. Ci troviamo in Pakistan dove, durante una fiera nel sud-ovest del paese, si è verificato un tragico attentato alla scorta del presidente Arif Alvi. Il tutto è avvenuto dopo l’esplosione dinamitarda, che ha causato morti e feriti, specie, fra le forze dell’ordine.

Nel Pashawar, 5 giorni fa, era avvenuto un attacco kamikaze in una moschea sciita, causando 63 morti e 200 feriti. Sembra che la matrice sia derivata dall’Isis, ancora molto attiva sul territorio. Il tutto si è concluso con una manifestazione della comunità colpita. Questo è il sintomo della fragilità nella zona in questo periodo.

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5 morti e 28 feriti nell’attentato in Pakistan

La regione del Balochistan sulla cartina geografica
Il Balochistan sulla cartina geografica (WebSource)

Quello che sta succedendo nel Balochistan è relativo alla serie di contrapposizioni interne. Per il momento, nell’attentato alla scorta del presidente sono state ritrovate morte 5 persone e 28 feriti, di cui i più facenti parte della scorta che proteggeva il presidente. Ancora non è stata dichiarata la matrice di tale gesto, quindi nessuno lo ha rivendicato.

Arif Alvi, presidente del Pakistan, aveva appena visitato la fiera in cui è avvenuto il tragico evento. Un’attacco diretto che sta a far notare quanto la situazione, divisa nella lotta fra le varie fazioni creatisi, stia portando allo stremo le forze schierate in difesa delle proprie prerogative, politiche e religiose.

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