Guerra Ucraina, dramma Mariupol: russi non rispettano cessate il fuoco. Ci sono vittime | FOTO

Dall’inizio dell’apertura dei corridoi umani di stamani a Mariupol la Russia non sta rispettando il “cessate il fuoco”. Diverse fonti dal Donbass asseriscono che Miliziani Azov hanno fatto esplodere un ordigno esplosivo nella città, sotto le macerie nel seminterrato fino a 200 vittime, compresi i bambini

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Guerra Ucraina, dramma Mariupol, russi non rispettano il cessate il fuoco (Immagine Rete)

L’apertura dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalla città di Mariupol sembra non essere rispettata dalle forze armate russe che continuano a bombardare il territorio ucraino. Da fonti locali sembrerebbe che, proprio a causa del continuo fuoco nemico sul suolo ucraino, le autorità ucraine avrebbero deciso di posticipare l’evacuazione dei civili, ritenuta al momento poco sicura.

Il consiglio comunale di Mariupol ha denunciato che le autorità russe non stanno rispettando il cessate il fuoco lungo la strada che permetterebbe ai civili di lasciare la città ucraina allo stremo. Bombardamenti nelle regioni del Donbass e un ordigno esplosivo in città ha creato il panico tra la popolazione. Si stima che siano almeno 200 le persone sotto le macerie, bambini compresi.

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Mariupol: previsti oltre 200mila persone in fuga ma la Russia non rispetta la tregua, rinviata l’evacuazione

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Mariupol, Ucraina e il bombardamento con 200 vittime sotto le macerie (Free.it)

La tregua temporanea a Mariupol, come annunciato stamani dal ministero della Difesa russo, dovrebbe essere in vigore dalle 9 alle 16 ora locale. L’autorizzazione di trasportare i civili fuori da Mariupol attraverso autobus comunali attrezzati verso Zaporizhzhia, nell’Ucraina sudorientale, sembra però non essere rispettata come dichiarato.

Il vicepremier ucraino ha riferito che sono oltre 200mila i civili che saranno evacuati dalla città ucraina di #Mariupol e più di 15mila saranno evacuati da #Volnovakha, distrutta al 90% dai bombardamenti russi.

Le autorità di Mariupol hanno dichiarato che nella regione di Zaporizhzhia “sono ancora in corso combattimenti”, aggiungendo: “Stiamo negoziando con i russi per confermare il cessate il fuoco lungo l’intero corridoio umanitario stabilito”.

L’evacuazione della popolazione avrebbe dovuto seguire il percorso umanitario “verde” partendo da Mariupol e toccando diverse città, tra cui: Mykilske – Rozivka – Pologi – Orikhiv con arrivo nella città di Zaporizhia. Ma, fanno sapere le autorità locali che l’evacuazione è stata posticipata a causa dei continui bombardamenti che non si arrestano.

Le parole rilasciate dal vicesindaco di Mariupol, Serhiv Orlov, alla Bbc sono forti: “Non c’è cessate il fuoco a Mariupol e lungo tutto il percorso. I nostri civili sono pronti a fuggire, ma non possono fuggire sotto i bombardamenti. I russi continuano a bombardarci e a usare l’artiglieria. È pazzesco”.

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Guerra Ucraina, russi non rispettano cessate il fuoco. Almeno 200 vittime

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Bombardamenti su Mariupol, stop all’evacuazione dei civili

Mariupol risulta essere completamente circondata dalle forze armate russe. La città ha subito un bombardamento ininterrotto per 14 ore. Intanto, l‘evacuazione dei civili da Mariupol è stata cancellata. Le autorità ucraine accusano i russi di non star osservando il cessate il fuoco.

La cronaca riporta una popolazione allo stremo che ha iniziato a bere acqua piovana e a nutrirsi di cibo per cani. Nel frattempo, il Ministero della Difesa dell’Ucraina ha diffuso un primo bilancio della guerra a Mariupol: nove giorni di combattimenti, questa è l’Ucraina, era, e sarà dicono.

Durante questa settimana, i difensori di Mariupol hanno già distrutto più di 30 unità di veicoli corazzati nemici: carri armati e veicoli da combattimento di fanteria, distributori di benzina.
Più di 100 soldati di fanteria e due gruppi di ricognizione di invasori sono stati neutralizzati. Oltre 200 le vittime dopo lo scoppio di una bomba da parte delle forze russe su Mariupol e la morte di civili, tra cui bambini che giacciono senza vita sotto le macerie.

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