Il delitto dei due genitori vede imputato Benno Neumair a distanza di poco più di un anno dall’omicidio. Intanto inizia il processo a suo carico: ecco cosa rischia.
Parte il processo a carica di Benno Neumair, ragazzo che il 4 gennaio 2021 uccise sua madre Laura e il padre Peter. I due coniugi furono ritrovati senza vita, a distanza di tempo, nel fiume Adige. A carico dell’omicida è intanto iniziato il processo in Corte d’Assise presso il Tribunale di Bolzano.
Marito e moglie furono strangolati con un cordino e gettati successivamente nel fiume Adige. Benno è reo confesso per il duplice delitto, nonché accusato di omicidio aggravato plurimo e anche di occultamento di cadavere dei due genitori. Il rischio per il giovane che ha confessato è di ergastolo. In aula è presente l’imputato 30enne mentre durante il processo sarebbero circa un centinaio i testimoni.
LEGGI ANCHE >> Napoli, trovato cadavere carbonizzato in auto
Benno Neumair, processo per il 30enne reo confesso
A difendere Benno Neumair è l’avvocato Flavio Moccia che ha tracciato un bilancio sulle condizioni del 30enne. “Benno è particolarmente provato, sicuramente non sta bene. Anche perché c’è la patologia. Noi riteniamo che la patologia sia stata all’origine di questi due episodi criminosi. Attendiamo con ansia il dibattimento, che sarà articolato per gli aspetti di natura psichiatrica che offre la vicenda“, commenta il legale.
LEGGI ANCHE >> Cosenza, sequestrati beni per 70 milioni di euro: arrestati 6 imprenditori
Secondo l’avvocato, Benno sarebbe malato, così come evidenziato dalla perizia psichiatrica e risalente all’incidente probatorio. Di fatto la difesa avrebbe così puntato sulla questione dell’imputabilità, in modo tale da chiarire se il 30enne fosse stato capace di intendere e di volere al momento del duplice delitto. “Bisogna anche capire se la sua capacità fosse particolarmente scemata“, conclude l’avvocato dell’imputato.