Ucraina, quinto giorno di guerra: in corso i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca. Putin ordina “l’allerta del sistema difensivo nucleare”. Kiev chiede l’ingresso nell’Unione europea. Zelensky accusa la Russia: “Crimini di guerra a Kharkiv”
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23.50 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato stasera la Russia di “crimini di guerra” per aver “brutalmente” bombardato Kharkiv “una città pacifica, con aree residenziali pacifiche, senza strutture militari. Racconti di decine di testimoni oculari provano che non si tratta di colpi vaganti, ma la distruzione deliberata di persone: i russi sapevano dove stavano sparando“. In un filmato diffuso in tv e suoi social, Zelesnky ha detto che “ci sarà una corte internazionale per questo crimine, una violazione di tutte le convenzioni. Nessuno nel mondo vi perdonerà per aver ucciso pacifici cittadini ucraini“.
23.27 – L’ambasciatore di Kiev all’Onu, Sergiy Kyslytsya, ha detto al Consiglio di Sicurezza che la Russia sta commettendo crimini di guerra in Ucraina. “Sta attaccando ospedali, team di soccorso mobili e ambulanze – ha continuato – Questa non è l’azione di uno stato con legittimi problemi di sicurezza. È l’azione di uno stato determinato a uccidere civili“.
23.00 – Dopo la nuova riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione umanitaria in Ucraina, la bozza di risoluzione elaborata da Francia e Messico potrebbe essere adottata domani se la Russia non porrà il veto. Il testo chiede “la fine delle ostilità, la protezione dei civili e un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per soddisfare i bisogni urgenti della popolazione“.
22.20 – “Per il momento escludiamo una telefonata tra Biden e Putin“. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky sottolineando che l’Amministrazione non ritiene opportuno “un colloquio con il leader di un Paese che ne sta invadendo un altro“. “Questa è la nostra posizione, altri la pensano in modo diverso“, ha sottolineato.
21.07 -“I cittadini e le entità dell’Ue coinvolti nella consegna di armi letali” all’Ucraina “saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni“. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui coloro che hanno preso queste iniziative “non riescono a capire quanto siano pericolose le conseguenze“. Lo riporta Interfax.
21.00 – Gli Usa hanno ordinato l’espulsione di 12 diplomatici della missione di Mosca alle Nazioni Unite. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia. Parlando ai giornalisti, ha riferito che sono state dichiarate persone ‘non grate‘ e che devono lasciare gli Stati Uniti entro il 7 marzo. Nebenzia ha sottolineato che si tratta di una violazione degli accordi da parte del Paese ospitante un’organizzazione internazionale.
20.50 -Le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici su tre insediamenti urbani nella regione di Kiev, a sud della capitale ucraina. Lo riferiscono media locali, citando i servizi di emergenza statali, secondo cui i centri colpiti sono Vasylkiv, Bila Tserkva e Kalynivka. Nei raid, si aggiunge, “sono stati distrutti un dormitorio e due abitazioni“. I soccorsi faticano a raggiungere le zone colpite a causa dei bombardamenti. Non si hanno al momento notizie di vittime o feriti.
20.20 – La Turchia ha vietato il transito di tutte le navi militari attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, da cui si accede al mar Nero. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu.
20.05 – Ai colloqui con la Russia, l’Ucraina ha chiesto il ritiro completo delle truppe russe dal suo territorio. Lo riferisce Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev, citato dai media locali. “Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto“, ha aggiunto.
18.15 – I nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, potrebbero tenersi: “nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia“. Lo riferisce la Bbc citando il capo della delegazione russa. Entrambe le delegazioni facendo ritorno nei rispettivi Paesi hanno parlato di: “piccoli progressi“.
18.11 – Cauto ottimismo arriva dalle parole Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo, consigliere del presidente Vladimir Putin, al termine dei colloqui con la delegazione ucraina. “Abbiamo trovato alcuni punti su cui possiamo prevedere posizioni comuni“. La delegazione ucraina ha poi detto che, durante i colloqui, sono state presentate diverse possibili soluzioni. “Oggi, l’obiettivo principale era discutere di un cessate il fuoco e di uno stop ai combattimenti sul territorio ucraino. Per fare in modo che si possa arrivare a delle soluzioni, le parti stanno tornando nelle rispettive capitali per consultazioni. Le parti hanno discusso la possibilità di tenere un secondo round di colloqui nel prossimo futuro“.
17.06 – Il presidente russo Vladimir Putin durante una telefonata con l’omologo francese Emmanuel Macron, ha dettato le condizioni per fermare la guerra in Ucraina. Il presidente ha chiesto il “completamento della smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e la garanzia del suo status neutrale” come prerequisito per qualsiasi accordo. Lo ha fatto sapere il Cremlino in un comunicato dopo il colloquio telefonico.
16.46 – Serhiy Olehovych Kyslytsya, rappresentante permanente ucraino all’Onu nel suo intervento all’Assemblea generale a Palazzo di vetro ha parlato degli attacchi russi: “Sono rimasti uccisi centinaia di ucraini, decine di bambini. Ci sono attacchi aerei russi su tutto il Paese, e missili anche sulle aree residenziali di Kharkiv“.
16.27 – Violenti scontri in corso a Kharkiv, la seconda città ucraina. Missili russi sulle zone residenziali. “Il mondo intero deve vedere questo orrore”, ha scritto su Facebook il consigliere del Ministero ucraino dell’Interno Anton Herashchenko secondo cui nell’attacco avrebbero perso la vita decine di civili.
17.58 – Dopo la fine del primo incontro, Russia e Ucraina prevedono un “secondo round” di colloqui. La notizia arriva da fonti di Kiev presenti ai negoziati. Entrambe le delegazioni stanno ritornando nelle rispettive capitali per le consultazioni.
16.16 – In un colloquio telefonico con il Presidente francese Macron Vladimir Putin si è impegnato a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni” in Ucraina. Lo rende noto l’Eliseo.
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15.51 – “Kiev continua a resistere contro l’aggressione russa. Chi si aspettava una caduta in questione di ore si sbagliava”. Queste le parole dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera Josep Borrell, a margine della riunione in videoconferenza con i Ministri della Difesa Ue. “Siamo in una situazione in cui le nostre azioni e reazioni contro la Russia avranno delle conseguenze economiche – prosegue Borrell – e ci dobbiamo preparare a questo. Non pensate che possiamo fare quello che dobbiamo fare senza avere delle conseguenze. Guardate alle conseguenze che gli ucraini stanno pagando. Stanno resistendo, e grazie a Dio Zelensky non è il tipo di leader che fugge nascosto in un’auto. Lui resterà lì a resistere. E noi lo dobbiamo sostenere. Ciò avrà un costo e se non paghiamo questo costo oggi, pagheremmo molto di più domani“, conclude.
15.33 – Posizione della Svizzera segnale di unità. “Ho espresso al Presidente Ignazio Cassis apprezzamento per la decisione svizzera di unirsi alle sanzioni contro la Russia”, scrive il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter. “Un importante segnale di stretto coordinamento della comunità internazionale – prosegue il Ministro – in ferma condanna dell’aggressione del Governo russo all’Ucraina“, conclude.
15.28 – “I cittadini statunitensi dovrebbero considerare di lasciare immediatamente la Russia attraverso le opzioni di viaggio commerciali ancora disponibili”. Questo il contenuto di una nota ufficiale del Dipartimento di Stato Usa.
15.10 – Conclusi i colloqui tra Kiev e Mosca, a Gomel, in Bielorussia. Lo rende noto il Ministero dell’Interno ucraino. Nessuna informazione al momento circa l’esito delle negoziazioni. La notizia secondo cui le negoziazioni sarebbero terminate è stata successivamente smentita dall’agenzia russa Ria Novosti e dalla tv Rossiya24.
15.01 – La Svizzera si allinea alle sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia. Il presidente della Confederazione Svizzera Ignazio Cassis ha annunciato in conferenza stampa che le banche elvetiche bloccheranno i conti dei cittadini russi coinvolti nell’invasione dell’Ucraina, tra cui lo stesso Putin.
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14.37 – Più di 400 mercenari russi si troverebbero a Kiev con l’ordine del Cremlino di assassinare il presidente ucraino Zelensky. La notizia è stata riportata dal Times.
14.19 – “Continueremo con i partner del G7 a sostenere il Governo ucraino economicamente e militarmente. In ambito Ue ci siamo impegnati a sostenere sanzioni efficaci e incisive contro il Governo russo e siamo pronti a fare di più, d’intesa con partner europei e atlantici”. Lo rende noto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Algeri. “L’Italia – prosegue il titolare della Farnesina – è al fianco del popolo ucraino e per tutti noi il popolo ucraino rappresenta una resistenza europea“, conclude.
13.33 – “Il Presidente Zelensky ha annunciato la creazione di una nuova unità denominata ‘Legione internazionale’. Abbiamo già migliaia di richieste da parte di stranieri, che vogliono unirsi alla resistenza agli occupanti russi per proteggere la sicurezza mondiale dal regime di Putin“. Lo scrive il Ministero della Difesa ucraino su Twitter.
13.04 – Il portavoce del Governo di Mosca Dmitri Peskov è tornato sulla decisione del Presidente Vladimir Putin di mettere in stato d’allerta il sistema difensivo nucleare russo come una riposta al Ministro degli Esteri britannica Liz Truss che ieri aveva garantito pieno sostegno al Governo di Kiev. “Vi sono state dichiarazioni inaccettabili fatte da diversi esponenti occidentali su possibili scontri fra Nato e Russia“, ha spiegato Peskov. “Dichiarazioni i cui autori non intendo svelare – prosegue il portavoce del Cremlino – sebbene si tratti del Ministro degli Esteri britannico“, conclude sarcastico Peskov.
12.54 – L’esercito russo ha “assunto il controllo delle cittadine di Berdyansk e Enerhodar, nel sudest ucraino, e dell’area attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. L’impianto continua le sue attività”. Così il Ministero della Difesa russo in una nota ufficiale.
12.33 – Sono oltre 500mila i civili scappati dall’Ucraina in cerca di rifugio nei Paesi vicini. Lo comunica l’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati, tramite Twitter.
12.21 – Non tutti i Paesi sono d’accordo nel concedere all’Ucraina l’ingresso nell’Unione europea dopo che il Governo di Kiev ha chiesto di accelerare il “processo di adesione”. Lo comunica il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che spiega come tra gli Stati Ue ci sono state “opinioni diverse”.
12.00 – Secondo il Jerusalem Post Kiev avrebbe chiesto a Roman Abramovich di fare da mediatore nei colloqui attualmente in corso tra Ucraina e Russia.
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11.50 – Prevista riunione d’urgenza tra Vladimir Putin e la Banca Centrale russa dopo che le sanzioni europee “hanno cambiato in modo significativo la realtà economica della Russia“. Lo comunica il Governo di Mosca.
11.39 – Sono ancora in corso “pesanti combattimenti” ma l’attacco russo all’Ucraina è stato respinto “su tutti i fronti”. Lo ha ribadito il segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa ucraino Oleksiy Danilov, attraverso un post su Facebook.
11.29 – L’Unione europea sta assumendo una “posizione non amichevole”, adottando “misure ostili contro la Russia”. Lo rende noto il Cremlino che precisa come il Presidente russo Vladimir Putin si stia “concentrando sulla risposta economica alle sanzioni”.
11.00 – Iniziati in una località sulle rive del fiume Pripyat, a Gomel, in Bielorussia, i colloqui di pace per il cessate il fuoco tra la delegazione di Mosca e quella di Kiev. A rappresentare la Russia il consigliere di Putin Vladimir Medinsky, noto per il suo forte nazionalismo.
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10.46 – L’Ucraina chiede l’ingresso immediato nell’Unione europea. “Ci stiamo rivolgendo all’Ue in merito a una adesione immediata dell’Ucraina attraverso una nuova procedura speciale”, ha dichiarato Zelensky in nuovo video. “Il nostro obiettivo – prosegue il Presidente ucraino – è stare insieme a tutti gli europei e, soprattutto, essere alla pari. Sono sicuro che è giusto. Sono sicuro che è possibile”, conclude.
10.40 – Confronto telefonico tra il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Gli Alleati stanno aumentando il loro supporto con missili per la difesa aerea, armi anti-carro, aiuti finanziari e umanitari”, assicura Stoltenberg su Twitter.
10.36 – La Polonia sta pensando di chiudere il confine con la Federazione Russa. Lo riferisce il viceministro degli Esteri della Polonia, Pavel Yablonsky secondo cui “tutte le possibilità sono sul tavolo”. “Siamo pronti a imporre ulteriori sanzioni – prosegue Yablosnky – ma dobbiamo ricordare che in Russia ci sono anche i nostri cittadini, che dovrebbero poter tornare in Polonia se vogliono. Non dobbiamo dimenticarlo, non possiamo chiudere del tutto. Alcuni meccanismi devono funzionare”, conclude.
10.25 – Si attende a minuti l’inizio dei colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina a Gomel, in Bielorussia. Lo riferisce su Telegram l’Ambasciata russa a Minsk.
10.13 – Centinaia di persone in strada a Minsk per protestare contro il coinvolgimento della Bielorussia nel conflitto in Ucraina. La manifestazione per la pace nel primo giorno di negoziati tra Kiev e Mosca.
09.57 – Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha invitato Kiev e Mosca a “mantenere la calma” e a “esercitare moderazione“. Dopo la messa in allerta del sistema difensivo nucleare di Putin, ha aggiunto Wenbin, è necessario “evitare una ulteriore escalation”.
09.43 – “Stamattina abbiamo ulteriormente isolato la Russia dal sistema finanziario internazionale. Lavorando con i nostri partner e il G7, siamo determinati a imporre le misure economiche più severe possibili contro il Presidente Putin per la sua aberrante campagna contro l’Ucraina. Putin deve fallire“. Lo scrive il Premier britannico Boris Johnson su Twitter.
09.22 – “La delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”. Così il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky poco prima dell’inizio dei colloqui tra Mosca e Kiev a Gomel, in Bielorussia.
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09.13 – La Farnesina “raccomanda fortemente ai connazionali presenti in Russia a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia“. Questo il messaggio riportato dal sito del Ministero degli Esteri ‘Viaggiare sicuri’.
09.07 – Si attende l’arrivo della delegazione ucraina a Gomel, in Bielorussia, per un colloquio con Mosca che comincerà tra circa un ora.
Questa mattina le delegazioni di Kiev e Mosca si incontreranno a Gomel, in Bielorussia. Vladimir Putin ha ordinato ieri la messa in stato di allerta del sistema di deterrenza nucleare, minacciando “conseguenze come non se ne sono mai viste nella storia”. “Le prossime ore saranno cruciali”, ha detto il Presidente ucraino Zelensky a Boris Johnson. Diversi Paesi, tra questi l’Italia, hanno chiuso lo spazio aereo ai voli russi. Stati Uniti e Francia hanno chiesto ai loro cittadini di lasciare la Russia, anche la Farnesina “raccomanda fortemente ai connazionali presenti in Russia a titolo temporaneo di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia“.
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