Conflitto Ucraina, Vigne di Anvcg: “Le competizioni internazionali in Russia vanno sospese”

Per via della guerra in Ucraina, il presidente Michele Vigne ha deciso di richiedere al CIO di sospendere le competizioni internazionali in Russia. Un monito per tutti gli sportivi.

Il presidente dell'Associazione vittime civili di guerra
Il presidente dell’Anvcg Michele Vigne (WebSource)

Quello che sta succedendo in questi giorni non sta lasciando nessuno spazio all’approvazione della guerra. Infatti, dopo gli attacchi della Russia in Ucraina, anche il presidente dell’Associazione vittime civili di guerra, Michele Vigne, ha firmato una lettera diretta al CIO, il Comitato olimpico internazionale. Quello che ha chiesto è relativo alla sospensione delle competizioni internazionali nel paese di origine sovietica.

Nata nel marzo del 1943, l’Anvcg è divenuta nel tempo un ente pubblico che si erge a difesa dei mutilati, delle famiglie e degli invalidi vittime di guerra. L’attuale presidente è stato eletto nel novembre 2021. Oggi, l’associazione tende a difendere la pace, poggiandosi sull’amicizia e la cooperazione fra gli stati.

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La lettera firmata da Vigne

Un po' di tifosi russi
Alcuni tifosi della nazionale russa (AnsaFoto)

Quello che molti enti sportivi internazionali si stanno impegnando a fare è relativo alla sospensione delle competizioni in terra russa. Infatti, dopo esser stato annullato il GP di Sochi ed esser stata spostata la finale di Champions League, da San Pietroburgo a Parigi, ora si chiede di andare oltre.

In particolare, l’Anvcg si è impegnato a chiedere l’annullamento degli eventi olimpici sul territorio presieduto da Vladimir Putin. La lettera inviata è diretta all’Executive board dell’organo di gestione delle competizioni olimpiche. “Confidiamo nel vostro buon senso, guidato dal rispetto della dignità umana e dei valori relativi alla difesa della pace”, recita il monito.

Inoltre, le parole scritte hanno messo in evidenza quanto tali eventi siano essenziali ad esportare nel mondo i valori della pace. Colui che ha la presidenza del Comitato, Thomas Bach, prenderà sicuramente in considerazione certi avvisi, che gli stanno arrivando anche da altre parti del mondo.

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