Ucraina, il conflitto con la Russia ferma il campionato di calcio ma i suoi rappresentanti non stanno in silenzio: l’appello di Smolov.
Il conflitto tra Ucraina e Russia ha paralizzato Kiev e fermato i pensieri e le anime spaventate di un Paese e non solo. Tutti pronti al peggio, anche nello sport: il campionato di calcio si ferma, per il momento. In attesa che ci siano i presupposti per ricominciare, ma nel frattempo i giocatori si compattano.
Restano in albergo aspettando di capire cosa fare: vale per De Zerbi, ex Sassuolo in quota Shakhtar Donetsk, e per Fonseca. Ex allenatore della Roma in condizioni più complesse poiché non è con la squadra ma con la famiglia: sembrano stare tutti bene, ma la situazione resta difficile. Intanto, mentre chi può cerca una via di fuga, i campioni non stanno a guardare. C’è persino qualcuno che si schiera pubblicamente: né pro, né contro Putin. Il problema vero è la guerra: va evitata, con forza, decisione e senso di responsabilità.
Ucraina, i calciatori non ci stanno: l’appello del campione
Lo sottolineano anche i calciatori della Nazionale Russa, uno in particolare: Edor Smolov, il campione sceglie di opporsi categoricamente alla guerra e lo fa utilizzando i social. Primario canale di contenuti e veicolo delle informazioni in questi giorni angusti. Il calciatore si limita – vista la situazione è moltissimo – a postare una foto nera su Instagram con una didascalia eloquente.
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Bandiera ucraina e cuore spezzato: come dire “Basta guerra”. Una presa di posizione non indifferente. Anche perché è il primo calciatore a schierarsi in maniera così netta. Un monito, un appello, una speranza: a volte basta davvero poco per cambiare le cose. Speriamo anche stavolta sia così.
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