Paulo Fonseca bloccato a Kiev. Anche l’allenatore non riesce ad uscire dall’Ucraina, momenti difficili per l’ex Roma: la situazione.
File di macchine che viaggiano apparentemente senza meta, ingorghi costanti con la paura di nuovi attacchi, sullo sfondo nessuna apparente ed immediata via d’uscita: il conflitto Ucraina-Russia entra nel vivo. Kiev teatro dei bombardamenti, i primi attacchi missilistici nella notte.
Le prospettive tutt’altro che rasserenanti: la sola via di fuga (possibile ma complicata) resta la Polonia. Nel mezzo tante cose da stabilire: sanzioni da applicare, ripercussioni da gestire. Gli italiani bloccati per quelle strade chiedono supporto, ma non solo. Anche una vecchia conoscenza dello sport italiano è impantanata a Kiev.
Paulo Fonseca a Kiev: le condizioni dell’allenatore portoghese
Si tratta di Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma presente in Ucraina per questioni lavorative, con lui anche la moglie e i figli. La situazione è incresciosa come quella di tanti civili che sono sul suolo ucraino, ma il tecnico deve trovare assolutamente un modo per andare via. In gioco c’è anche l’incolumità dei suoi bambini. Attualmente sembrano stare tutti bene. Stando agli aggiornamenti che arrivano da alcune testate vicine alla squadra giallorossa. ForzaRoma.info fa un riepilogo della situazione.
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Il tecnico sta bene per ora, lo stesso vale per la famiglia. Restano momenti di trepidazione, proprio la Roma ha fatto sapere di essere vicina e solidale all’allenatore ma non solo. Coinvolto anche il resto del popolo ucraino a cui la compagine giallorossa mostra cordoglio e vicinanza.