Gli Stati Uniti sono pronti a rafforzare le sanzioni contro la Russia in risposta alla decisione di Mosca di annettere le due province autonome del Donbass. Intanto il Pentagono conferma che la Russia è pronta ad agire. Il presidente ucraino Zelensky ha provato a comunicare con Putini senza successo
Joe Biden dovrebbe annunciare forse già nelle prossime ore nuove sanzioni alla Russia colpendo esponenti dell’elite di Vladimir Putin e anche la società che ha costruito il Nord Stream 2, la Nord Stream 2 AG, la società che ha costruito il gasdotto da 11 miliardi di dollari che collega direttamente la Russia e la Germania.
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Imponendo sanzioni sulla società, la Casa Bianca amplificherebbe la sospensione della certificazione del gasdotto da parte della Germania, un colpo alle ambizioni espansionistiche di Putin in Europa sul fronte dell’energia.
Ad appoggiare le sanzioni Usa contro la Russia anche l’UE attraverso il suo alto rappresentante Josep Borrell
Call with @SecBlinken to discuss #Russia’s aggression and illegal actions against #Ukraine.
We are prepared to answer to potential next steps with further severe measures.
The EU and the U.S. stand united. pic.twitter.com/B6xRnjo45l
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) February 23, 2022
A sostenere l’idea di sanzioni più dure anche l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, il quale ha parlato con il segretario di stato americano Antony Blinken “Abbiamo parlato dell’aggressione e delle azioni illegali della Russia contro l’Ucraina” ha detto.
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“Siamo preparati a rispondere a potenziali nuovi passi con sanzioni ancora più severe“, ha continuato Borrell. L’Alto Rappresentante Ue ha poi ribadito su twitter: “Usa e Ue sono uniti“.
Pentagono “Russia pronta ad agire”
“Riteniamo che le forze russe” vicino all’Ucraina “siano pronte” ad agire. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando comunque che solo il presidente russo Vladimir Putin sa che tipo di azione potrebbero condurre.
Zelensky: “Chiesto colloquio con Putin ma senza successo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto di aver provato a parlare con il leader russo Vladimir Putin, ma senza successo. “Oggi ho preso l’iniziativa di un colloquio telefonico con il presidente della Federazione Russa. Risultato: silenzio“, ha affermato Zelensky in un discorso alla nazione. Intanto il Parlamento ucraino ha approvato lo stato d’emergenza in tutto il Paese di fronte alla minaccia di un’invasione russa. Entrerà in vigore da domani.
Separatisti Donbass hanno chiesto aiuto a Mosca contro Kiev
I leader delle repubbliche separatiste dell’Ucraina orientale hanno chiesto a Vladimir Putin un sostegno contro l’aggressione di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I responsabili delle repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno detto che le azioni di Kiev dimostrano la sua mancanza di volontà nel porre fine alla guerra del Donbass, ha riferito il portavoce del Cremlino.
Ucraina, chiusi alcuni aeroporti del Paese
Alcuni aeroporti dell’Ucraina sono stati chiusi. Lo riporta Cnn, citando alcune fonti. Le chiusure seguono i timori di un attacco su ampia scala da parte della Russia. La chiusura di alcuni scali, incluso quello di Kharkiv, potrebbe segnalare che Kiev si sta preparando a un attacco di Mosca, riporta l’emittente Usa. Le indiscrezioni seguono il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale la Russia ha approvato l’offensiva contro l’Ucraina. Zelensky ha assicurato che Kiev si batterà.
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