Stadio della Roma, il Campidoglio si smarca dalle insinuazioni di questi giorni: il Comune attende progetti e proposte concrete.
Stadio della Roma, dove eravamo rimasti? Ripartono i Friedkin, da quella che era un’idea e un proposito dell’era Sensi per poi passare a Pallotta fino ad oggi. Non si è mai andati oltre gli auspici e talvolta le illusioni. Ora, però, occorre iniziare a fare sul serio: la zona di Tar di Valle non può essere presa in considerazione alla luce dei recenti sviluppi anche sul piano legale che stanno andando avanti in merito allo stop del precedente progetto architettonico.
L’attuale proprietà della Roma, considerata anche all’epoca parte lesa, riprende il discorso con l’amministrazione Gualtieri nella speranza che si possa trovare un punto di incontro: raccordo fra intenzioni e possibilità, secondo le regole.
Stadio della Roma, il Comune respinge le accuse: la nota chiarificatrice
Appunto, regole. Quelle che vietano al Comune di Roma di suggerire un’area piuttosto che un’altra: motivo per cui l’amministrazione si smarca immediatamente da insinuazioni di qualsiasi genere comparse su organi di stampa. Lo fa nel modo più classico, con una nota ufficiale che smentisce ogni tipo di coinvolgimento in tal senso: “Il Comune – si legge – deve limitarsi a inviare e approvare progetti ed esaminare la disponibilità rispetto a eventuali proposte”.
Leggi anche – Morte Marco Bonanomi, ombre sul caso del 34enne scomparso in Brasile
Un lavoro esclusivamente di indirizzo, accompagnamento e guida orientativa per fare il piano rispetto alle modifiche nella Capitale. Vale per ogni realtà – sportiva e non – che afferisce a certi meandri istituzionali. La Roma, dunque, va avanti per la sua strada: serve un punto da cui partire.
Leggi anche – Appalti pilotati, arrestato il Sindaco di Berzo Demo
Trovare il luogo idoneo sarebbe già un vantaggio, i Friedkin stanno lavorando in tal senso sperando che questa sia la volta buona: dopo due rinvii, incappare nel terzo sarebbe un peccato e rappresenterebbe un’altra occasione persa per la cittadinanza che, anche in occasione del possibile stadio della Lazio, vede questo tipo di opere come la possibilità di nuovi posti di lavoro, ampliamento e sviluppo urbano e sociale.
