Nella crisi Ucraina in corso, in una nota ministeriale, il Presidente ucraino Zelensky annuncia al Parlamento di Kiev l’intenzione di richiamare nell’esercito i riservisti: “la convocazione inizierà oggi stesso e durerà circa un anno”.
Nella crisi che sta invadendo l’Ucraina di fronte alla pesante minaccia di un’invasione russa, il Presidente Zelensky ha annunciato al Parlamento di Kiev la concreta intenzione di convocare al comando delle Forze di Terra delle Forze Armate dell’Ucraina i riservisti. In una nota ministeriale si legge:
“I riservisti dai 18 ai 60 anni saranno soggetti alla coscrizione. Questi saranno sia ufficiali che privati, sottufficiali. La coscrizione inizierà oggi. La durata massima del servizio è di 1 anno”.
Tuttavia, come riporta la Bbc, Zelensky ad oggi esclude una mobilitazione generalizzata della popolazione. Infatti, in un video dedicato alla nazione, il Presidente ha affermato che la convocazione si applica solo ai cosiddetti riservisti operativi.
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Crisi Ucraina, per fronteggiare l’invasione russa scendono in campo i riservisti. Chi sono?
L’Ucraina mobilita parte dei riservisti, pronti a scendere in campo per fronteggiare l’avanzata russa sul territorio ucraino. A darne conferma il Presidente Zelensky in una nota ministeriale: “Non verranno richiamati tutti i soggetti ma solo parte di essi, ovvero gli ufficiali, i privati e i sottufficiali. La convocazione inizierà oggi stesso”.
I riservisti, ovvero i militari della riserva, sono soggetti appartenenti a una delle classi in congedo che possono essere richiamati in caso di guerra. I riservisti appartengono, dunque, a quelle forze di riserva di operazioni e di esercitazioni tattiche e strategiche che, come nel caso dell’Ucraina, possono essere riconvocati per proteggere e far fronte ad una possibile invasione nemica sul territorio.
Secondo quando riportato dalla Bbc, gli esperti stimano che siano circa 900.000 le persone nella riserva delle forze armate ucraine tra i 18 e i 60 anni che saranno soggetti alla coscrizione. Le forze armate ucraine in un messaggio social ripreso dall’Afp, rendono noto che il servizio durerà per l’intero periodo straordinario, ovvero 1 anno.
