Sulla crisi Ucraina l’Unione Europea sta vigilando attentamente. In queste ore la situazione è al vaglio delle cancellerie europee e si cerca di portare avanti una mediazione. Il Parlamento europeo è pronto a intervenire con sanzioni dure in caso di invasione russa. Ma intanto si continuano a fare pressioni per una de-escalation. In ESCLUSIVA al quotidiano online, Free.it Brando Benifei, europarlamentare e capo della delegazione dei democratici.
Sulla crisi Ucraina il Paramento Europeo si è espresso con chiarezza. In caso di dell’Ucraina, ci saranno dure sanzioni per la Russia. Congelamento di beni finanziari e fisici, restrizioni di viaggio e l’esclusione dal sistema bancario Swift. Ma intanto le cancellerie europee continuano la strada della mediazione. L’obiettivo è siglare un accordo e arrivare a una sostanziale de-escalation. In ESCLUSIVA al quotidiano online, Free.it Brando Benifei, europarlamentare e capo della delegazione dei democratici.
Con che occhi in queste ore il Parlamento europeo guarda alla crisi Ucraina?
“Certamente c’è una grande preoccupazione per questo crescendo di tensione e anche di provocazioni. Le notizie che arrivano dal fronte ci dicono che la situazione non è assolutamente pacificata e la de-escalation è ancora tutta da verificare. Noi continuiamo a dire che in caso di un’aggressione, delle sanzioni molto dure sarebbero inevitabili. Perché è impossibile accettare l’invasione di un Paese al confine dell’Europa senza alcuna conseguenza. Questo lo ha ribadito anche il cancelliere Scholtz che ha incontrato tutti in queste ore. E pochi giorni fa ha parlato proprio con Putin”.
Al di là delle sanzioni, qual è l’impegno in queste ore?
“C’è una spinta sempre più forte, e sicuramente giusta, a ragionare di una nuova iniziativa politica europea per una nuova struttura di sicurezza che coinvolga l’Ucraina la Russia. E che in qualche modo faccio anche un ragionamento sui passaggi fatti questi anni che forse non sempre hanno messo in condizioni l’Europa di essere sufficientemente in grado di garantire la pace e la stabilità”.
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Ucraina, europarlamentare Benifei a Free.it, “Serve un pensiero strategico”
In che modo?
“Serve un pensiero strategico rispetto a quanto succede vicino a noi. Mi riferisco alla crisi Ucraina ma anche a un’altra evento che, proprio a causa della crisi Ucraina, non sta avendo sufficientemente attenzione. Mi riferisco al summit Europa-Africa che si sta svolgendo in questi giorni. Quello delle relazioni con l’Africa è l’altro grande tema che ci riguarda da vicino, perché siamo vicini di casa. E’ un summit di grande rilievo e fa parte delle iniziative che l’Europa deve prendere in mano concretamente. L’obiettivo proporre un’alternativa allo scontro e favorire soluzioni che prevedano stabilità e pacifica convivenza. Questo sul fronte orientale come su quello occidentale”.
Nei prossimi giorni avrete qualche incontro?
“Ci sarà un confronto tra i vertici del Parlamento europeo e l’alto rappresentante Borrel e i nostri capi di governo. Anche per capire se c’è la necessità di attivare sanzioni. E in quel caso, attivare i passaggi necessari che, per certe questioni richiedono anche dei passaggi parlamentari. Noi siamo tutti impegnati, attraverso tutti i canali possibili, per fare le pressioni necessarie a ottenere una de-escalation e una sostanziale riduzione della tensione. Perché non è interesse di nessuno arrivare a un conflitto”.